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HomeCultura Effetto virus sui libri: nel mondo aumentano le vendite dei romanzi sulle pandemie

Leggere il Coronavirus
Aumentano le vendite
dei romanzi sulle pandemie

"La peste" di Albert Camus il più letto

Koontz nel 1981 "ha predetto" il Covid

di Patrizio Ruviglioni09 Marzo 2020
09 Marzo 2020

"La Chute" au Pont des Arts. Ph. Martin Greslou CC 30/08/2009

Leggere il virus, al tempo del virus. Secondo il Guardian, in questi giorni gli editori di tutti il mondo hanno registrato un incremento delle vendite dei romanzi che parlano di epidemie di massa. E sono tanti, visto che la pandemia è un elemento ricorrente già dall’Iliade di Omero. Lì era una punizione per i Greci, che avevano mancato di rispetto a un sacerdote.

In primis, fra i best-seller pandemici, c’è La peste di Albert Camus. Il libro del 1947 racconta la storia (di finzione, ovviamente) di Orano, in Algeria, messa “in quarantena” perché devastata dalla peste bubbonica. “Ciò che è vero per tutti i mali del pianeta è vero anche per la peste: aiuta gli uomini a elevarsi al di sopra di loro”, scriveva l’autore in un passaggio-chiave del libro. “In realtà l’opera è considerata un’allegoria dell’occupazione nazista in Francia, durante la Seconda guerra mondiale”, ha spiegato la direttrice dei classici della casa editrice Penguin Classics, Jess Harrison, che ne detiene i diritti per il Regno Unito. “Ma, nonostante questo, forse non c’è libro più azzeccato de La peste per il momento attuale”. Secondo l’editore, nell’ultima settimana di febbraio le sue vendite sono aumentate del 150% rispetto allo stesso periodo del 2019. E, da giovedì, Amazon ne ha esaurito le scorte. Non è diversa la situazione in Italia, dove – secondo la rivista ActuaLitté – le vendite sono triplicate, portando l’opera in top-dieci. Stessa tendenza in Francia, dove la richiesta è aumentata del 300%.

Ma non c’è solo Camus, al centro di questa riscoperta. Se anche L’ombra dello scorpione (1978) di Stephen King sta incontrando una sorta di “seconda giovinezza”, a far discutere è soprattutto Gli occhi dell’oscurità (1981) di Dean Koontz: il romanzo parla di un virus chiamato “Wuhan-400”, sviluppato fuori dalla città dove è nato appunto il Coronavirus. Solo che, nel suo racconto, la malattia è una vera e propria arma batteriologica della Cina, con un tasso di mortalità del 100%. “Possibile che il libro abbia predetto il futuro?”, ci si chiede online in questi giorni. Sono teorie della cospirazione, ovviamente, alimentate da coincidenze e suggestioni. Ma, intanto, in Gran Bretagna nelle ultime tre settimane le vendite dell’ebook sono aumentate del 3.000%.

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