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HomeCronaca Editoria, Gedi passa a Exor. Elkann presidente del gruppo. Molinari dirige Repubblica

Editoria, Gedi passa a Exor
Nominati i nuovi direttori
Verdelli lascia Repubblica

Al suo posto ora Maurizio Molinari

Giornalisti in sciopero per 24 ore

di Camilla Canale24 Aprile 2020
24 Aprile 2020

Un'immagine d'archivio, datata 29 gennaio 2019, di Maurizio Molinari che è stato nominato nominato direttore de la Repubblica e direttore editoriale del gruppo Gedi. Lo comunica Gedi. ANSA-ARCHIVIO/CLAUDIO PERI

Il gruppo Gedi della famiglia De Benedetti passa sotto il controllo di Exor della famiglia Agnelli. Immediato anche il cambio di governance e dei direttori di tutte le testate giornalistiche del gruppo. In particolare, Maurizio Molinari diventa il nuovo direttore di  Repubblica e dell’intero gruppo, al posto di Carlo Verdelli. Massimo Giannini da Radio Capital passa alla direzione del quotidiano La Stampa e del network locali di Gnn. Mattia Feltri è nominato direttore dell’Huffington Post e Linus, nome d’arte di Pasquale da Molfetta, del polo radiofonico di Radio Capital, Radio Deejay e m2o.

“Le decisioni che abbiamo preso definiscono le basi di una organizzazione chiara e coesa, premessa indispensabile per raggiungere i traguardi ambiziosi che ci siamo dati”, sottolinea John Elkann assumendo il ruolo di presidente. Alla guida esecutiva c’è Maurizio Scanavino come amministratore delegato e direttore generale.

“Ci aspetta un percorso impegnativo e straordinario”, dice Elkann: “Con coraggio e con senso di responsabilità abbiamo scelto di abbracciare l’innovazione e la trasformazione digitale per scrivere insieme il futuro del giornalismo e dell’intrattenimento di qualità”. E come nuovo editore garantisce: “I principi che sono all’origine del nostro gruppo non cambieranno: continueremo a difendere la libertà di espressione e a impegnarci per garantire un’informazione responsabile e libera da qualunque condizionamento. I valori di sempre insieme a nuove idee saranno la nostra forza oltre che il punto di riferimento per tutte le persone che lavorano in Gedi”.

Nella società si chiudono gli anni legati al controllo della famiglia De Benedetti e si apre la stagione di Exor della famiglia Agnelli. L’acquisizione della quota del 43,78% da Cir, annunciata a inizio dicembre 2019, è stata perfezionata facendo confluire la partecipazione in una nuova società, Giano Holding che avrà in portafoglio il 60,9% del capitale sociale di Gedi ed il 63,21% dei diritti di voto. Rileverà infatti anche un 5,06% dalla Mercurio della famiglia Perrone ed il 6,07% delle ‘partecipazioni Caracciolo’, da Sia Blu e Giacaranda Caracciolo.

Cir e Mercurio saranno azionisti in trasparenza di Giano con una quota del 5% ciascuno. Per tutta l’operazione è stato mantenuto fermo lo stesso prezzo pagato a Cir, 0,46 euro per azione. Ed è il prezzo dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria che Giano Holding è tenuta a promuovere sulle altre azioni Gedi in circolazione, puntando al delisting, “Dopo la prima aggregazione del 2014 tra La Stampa e Il Secolo XIX, la cui storia è legata alla famiglia Perrone, sono lieto di continuare insieme ad Exor e John Elkann il mio impegno nell’editoria” commenta l’editore Carlo Perrone.

Nel giorno in cui prende forma il nuovo gruppo Gedi targato Agnelli-Elkann, i giornalisti di Repubblica annunciano lo sciopero: oggi il giornale non è in edicola e il sito non sarà aggiornato per 24 ore.

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