L’economia italiana continua a correre a due velocità. I tassi della crescita occupazionale pubblicati oggi dallo Svimez, l’associazione privata per lo sviluppo economico del mezzogiorno, non lasciano spazio ai dubbi. Il Centro-Nord è ormai a livelli di crescita pre-crisi, con l’occupazione che nel primo semestre del 2018 ha superato di 382 000 unità il numero di impiegati nello stesso periodo del 2008, mentre al Sud il tasso dei lavoratori è ancora fermo al 44,3%, rispetto al 46% di dieci anni fa.
Lo Svimez dipinge però un quadro più roseo per quel che riguarda le previsioni del prossimo biennio, un periodo che secondo l’associazione vedrà una crescita del Pil maggiore nelle regioni meridionali (+0,3% per il 2019, 0,4% nel 2020) rispetto al Nord, dove l’impatto della manovra inciderà con una percentuale vicina allo 0,2% per l’anno venturo e di 0,24% per quello successivo.