ROMA – Ingrana la retromarcia il ministro della Difesa, Guido Crosetto, dopo l’ondata di polemiche sollevate dalle sue dichiarazioni sulla “opposizione giudiziaria” di parte della magistratura contro il governo. Non ci sarebbe, chiarisce Crosetto, “nessun attacco alla magistratura” dietro le sue parole. E soprattutto le sue parole non sarebbero state concordate con Giorgia Meloni.
Dure le reazioni della minoranza, mentre per l’Associazione nazionale magistrati lo scontro danneggia la credibilità della magistratura. Intanto arrivano le prime indiscrezioni sulla riforma della giustizia: nel dettaglio le “pagelle per i magistrati”.
Le “pagelle per i magistrati”
Sulla riforma del sistema giudiziario, che Forza Italia vuole chiudere nel più breve tempo possibile, arrivano le prime ipotesi. Per il Sole 24 Ore, è atteso un decreto attuativo – forse in discussione in Consiglio dei ministri nel pomeriggio di lunedì 27 – che apre alla valutazione, in Consiglio Superiore della Magistratura, delle condotte dei singoli magistrati tramite l’apertura di fascicoli d’inchiesta. Centro strutturale della riforma rimane comunque la separazione delle carriere dei magistrati, più volte definita “necessaria e urgente” da FI. Da ultimo anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha chiesto un’accelerazione sull’approvazione delle riforme identitarie come l’autonomia differenziata e il premierato.
La reazione delle toghe alle parole di Guido Crosetto
Non si placa intanto la polemica tra la Magistratura e il responsabile della Difesa. Le parole di Crosetto sono, per il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, una “amara sorpresa, una fake news senza fondamento che fa male alle istituzioni”. Santalucia si aspetta che il ministro chiarisca: “Paragonarci alla massoneria è un’accusa molto grave”. Allo stesso tempo, continua, bisogna rimuovere “qualsiasi sospetto e ombra sul fatto che la magistratura faccia azioni eversive nei confronti del governo”. Le toghe, conclude il presidente dell’Anm, hanno “giurato sulla Costituzione, che rispettiamo fino in fondo”.
Levata di scudi dell’opposizione
Per le forze di minoranza l’attacco di Crosetto rimane un episodio gravissimo. Il Pd si dice “stupefatto” dalle parole del ministro, e lo invita a rivelare tutto quello che possa “mettere in pericolo la sicurezza nazionale alla commissione Antimafia”. Della stessa opinione il Movimento 5 Stelle, con il presidente Giuseppe Conte che invita Crosetto a depositare la sua denuncia in Procura. Diversa la posizione del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, per il quale se “il ministro della Difesa dice certe cose, il suo ragionamento va preso sul serio”. L’ex premier poi rilancia: “Caro Guido, perché la Meloni ha bloccato la riforma della giustizia? Di cosa avete paura?”.