“Io mi sono costituito e vado in carcere perché è giusto che Manuel abbia giustizia”, così ha fatto mettere a verbale Lorenzo Marinelli nel corso dell’interrogatorio svolto ieri in Questura nell’ambito dell’inchiesta sul ferimento di Manuel Bortuzzo. Vicenda per cui è stato fermato anche Daniel Bazzano. I due uomini hanno infatti confessato di aver sparato al giovane.
Nel corso degli interrogatori i due hanno ricostruito quanto avvenuto sabato notte davanti al pub, nel quartiere Axa di Roma, dove è avvenuta la sparatoria. Bazzano ha affermato di non sapere che Marinelli fosse armato, anche se un testimone avrebbe sentito dire proprio da lui all’amico: “vado a prende la pistola, torno e je sparo”. È stato comunque Marinelli a premere il grilletto, mentre Bazzano guidava lo scooter.
“Pioveva, era buio e lui aveva il cappuccio del giacchetto tirato su. Ci siamo sbagliati”, questa la scusa per aver colpito e reso invalido a vita un ragazzo innocente, confuso con alcuni criminali appartenenti al clan dei Casalesi con i quali i due avevano avuto un litigio poco prima all’interno del pub.
Fermati con l’accusa di tentato omicidio, hanno trascorso la prima notte in isolamento, nel carcere di Regina Coeli. Sono in attesa che il gip, dopo che avrà ricevuto la richiesta dalla Procura, fissi l’interrogatorio di convalida che avverrà nei prossimi giorni.
In base a quanto si apprende i due volevano costituirsi già domenica. “I familiari ci avevano contattato. Avevano un peso sulla coscienza”, spiegano i rispettivi avvocati, Alessandro De Federicis e Giulia Cassaro.
La latitanza, durata quattro giorni, presso le case di alcuni pregiudicati, si è interrotta quando i due hanno capito che sarebbero stati presto identificati. Quasi certamente sono stati incalzati anche da chi, nella loro zona, “governa” la piazza dello spaccio ed era infastidito dalla quantità di polizia che girava nel quartiere.
Intanto è arrivata anche la terribile diagnosi dai medici per Manuel, con la lesione subita e le cure di oggi, non c’è possibilità che il ragazzo ricominci a camminare.