Sono stati ritrovati questa mattina due corpi semicarbonizzati in un’associazione di volontariato a Mestre, in provincia di Venezia. Nella sede dell’organizzazione in tarda notte era divampato un incendio, le cui cause sono adesso al vaglio dagli agenti dei nuclei investigativi antincendio territoriale di Polizia e Vigili del Fuoco. La prima ipotesi è che la coppia, un uomo e una donna, abbia trovato rifugio nel locale per ripararsi dal freddo e dalla pioggia e che abbia acceso un braciere per riscaldarsi e poi, stordita dal fumo, non sia riuscita a mettersi in salvo. I cadaveri, la cui identità è al momento ignota, potrebbero quindi essere quelli di due senzatetto. Un gran numero di clochard infatti gravita abitualmente attorno all’associazione, situata nei pressi del cimitero cittadino, in un’area periferica, incolta e abbandonata del luogo.
L’allarme è partito poco prima delle 4 di questa mattina, quando gli uomini del 115 hanno ricevuto la chiamata riguardante lo stabile sito in via da Verrazzano, nel quartiere San Paolo. I pompieri hanno raggiunto il luogo dell’incendio con 4 automezzi e 12 uomini, che hanno iniziato le operazioni di spegnimento dell’edificio principale, di circa 200 metri quadri, e della piccola casa in legno, adiacente alla struttura, dove poi sono stati ritrovati i cadaveri.
Il rogo ha coinvolto entrambi gli edifici e ha provocato il crollo dell’intera copertura della sede dell’associazione di volontariato. Attualmente sono in corso le operazioni di rimozione dei materiali coinvolti nel rogo e le attività di polizia giudiziaria, coordinate dal pm Alessia Tavernesi e dal dirigente della squadra mobile Stefano Signoretti.