L’attività dell’aeroporto Gatwick di Londra è stata sospesa ieri sera alle 21 dopo la chiusura della pista, a causa di segnalazioni sulla presenza di due droni che sorvolavano l’area di quello che è considerato il secondo hub della capitale inglese a livello d’importanza e l’ottavo scalo europeo più trafficato, con circa 45 milioni di passeggeri all’anno. Atterraggi e decolli sono stati dunque sospesi, dopo una breve riapertura di 45 minuti alle 3 di notte.
Come conseguenza, molti aerei sono stati dirottati verso altri aeroporti della Gran Bretagna, ma anche in altre città europee, tra le quali Parigi e Amsterdam. Questo ha ovviamente creato disagi a tantissimi passeggeri – si stima che circa 2,9 milioni di persone passino attraverso questo scalo durante la stagione di vacanze – che hanno avuto il volo ritardato, spostato o addirittura sono rimasti bloccati all’interno degli aerei. Migliaia di persone hanno dormito per terra e si sono formate lunghe code agli sportelli informativi.
Le autorità aeroportuali hanno invitato ad una verifica da parte dei passeggeri riguardo lo stato dei loro voli prima di andare al Gatwick, contattando le varie compagnie aeree che si sono comunque attivate anche a “fornire ai passeggeri alloggi negli hotel”. I funzionari dell’aeroporto stanno ora indagando sulla presenza dei due droni in collaborazione con la polizia del Sussex, storica contea dell’Inghilterra. In tutto il Regno Unito è vietato utilizzare qualsiasi dispositivo di volo telecomandato entro un chilometro dagli aeroporti e sono previste pene di cinque anni per chi viola questa legge.
