GEDDA – Delegazione ucraina e funzionari americani si incontrano a Gedda in Arabia Saudita per proseguire le trattative per trovare una soluzione al conflitto russo-ucraino. Sul campo però non si fermano gli attacchi: nella notte droni ucraini hanno colpito la regione di Mosca, mentre le forze russe hanno riconquistato alcuni villaggi nella regione di Kursk.
Il vertice a Gedda
All’incontro di oggi 11 marzo partecipano per gli Stati Uniti il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Christoph Waltz. A rappresentare Kiev il capo dell’ufficio del presidente Andrij Yermak, il ministro degli Esteri Andrij Sybiha e il ministro della Difesa Rustem Umerov.
Ieri a Gedda il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio con Mohammad bin Salman, il principe ereditario dell’Arabia Saudita. Un incontro definito dallo stesso presidente su Telegram “piacevole”, ringraziando il paese ospitante: “Grazie per la vostra saggia visione della situazione internazionale e per il vostro sostegno all’Ucraina”.
Zelensky ha poi lasciato l’Arabia, mentre la delegazione ucraina è rimasta per il tavolo di oggi con gli Stati Uniti. Quello che auspica il presidente è “un risultato concreto”, sottolineando che la posizione ucraina sarà “assolutamente costruttiva”.
Posizione confermata oggi dall’alto funzionario Yermak che dall’hotel di Gedda ha dichiarato di essere “molto aperti. E vogliamo avere una conversazione molto costruttiva, profonda, amichevole, tra partner, con i nostri partner americani”. Kiev si proclama ancora una volta pronta a fare di tutto per raggiungere la pace.
Droni ucraini su Mosca
Lo stesso attacco militare partito nella notte da Kiev verso Mosca avrebbe come scopo quello di spingere il presidente russo Vladimir Putin verso una tregua aerea e di provare al presidente Trump che l’Ucraina ha ancora delle carte in mano. Centinaia di droni ucraini sono stati lanciati sul territorio russo in quello che è stato definito dal sindaco di Mosca Sergei Sobyanin “l’attacco più massiccio di droni” subito dalla Russia.
Dei 337 droni abbattuti dalle forze di Difesa russe, 91 sono caduti nella regione moscovita. Il bilancio è di almeno tre morti e 18 feriti, tra cui ci sarebbero tre bambini. Altri 126 droni sono stati abbattuti nella regione di Kursk, dove le truppe russe hanno riconquistato 12 villaggi precedentemente in mano ucraina.
Gli incontri in agenda
I leader mondiali preparano ulteriori tavoli di trattative per l’Ucraina. Il premier britannico Keir Starmer convoca per sabato una riunione video tra i 20 paesi della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, cioè quei leader disposti a garantire il mantenimento della pace in Ucraina dopo l’eventuale cessate il fuoco. L’incontro seguirebbe quelli che partiranno da domani a Parigi tra vertici militari e ministri della Difesa europei promossi dal presidente francese Emmanuel Macron.
Giovedì l’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff si recherà a Mosca dove è previsto un colloquio con Putin. Un’occasione in cui gli Stati Uniti potranno aggiornare la Russia sui colloqui di Gedda, come anticipato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.