Si è consumato nella notte un nuovo dramma domestico. A Vespolate, in provincia di Novara, in un condominio del centralissimo Corso Garibaldi, un uomo ha ucciso il figlio disabile e ha poi tentato il suicidio. Secondo le prime ricostruzioni Pietro Spina, un cinquantaduenne vedovo da un anno e mezzo, ha soffocato il figlio mentre dormiva, per poi provare a uccidersi aprendo il gas della cucina. A dare l’allarme sarebbe stato un parente che aspettava i due per cena. Non vedendoli arrivare e non ricevendo risposte al telefono, si era recato nella loro abitazione, scoprendo l’accaduto. I soccorsi sono arrivati in tempo per salvare la vita dell’uomo. Subito avvenuto il trasporto all’ospedale Maggiore di Novara, dove adesso versa in condizioni serie, anche se non è in pericolo di vita.
I Carabinieri e la Scientifica si trovano ora sul posto. La zona antistante il condominio, sulla strada principale del paese, è stata posta sotto sequestro. Saranno svolti nelle prossime ore tutti i rilievi utili a chiarire la dinamica di quanto accaduto.
Stando a quanto emerge in questa prima fase, alla base di quel gesto irrazionale c’è la paura per il futuro di quel ragazzo ventiduenne, gravemente affetto da una forma di disabilità psichica. Da un anno e mezzo il genitore era rimasto solo ad assistere il figlio a tempo pieno. Sua moglie era stata infatti portata via da un cancro. Da quel momento l’uomo aveva iniziato a temere anche la propria morte. Si interrogava sulla sorte che avrebbe avuto quel suo figlio disabile dopo che fosse venuto a mancare anche lui. Il peso della solitudine e dell’incomprensione sono perciò alla base dell’ennesimo, orribile fatto di cronaca nera.
Il ragazzo veniva quotidianamente affidato ad una struttura provinciale che se ne prendeva cura e tornava perciò a casa dal padre solo alcuni giorni a settimana. Nei confronti del signor Spina, al momento, è stato disposto un provvedimento di fermo.