Il premier Mario Draghi ha firmato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, fortemente voluto dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.
Il premier nel suo intervento alla sala verde di Palazzo Chigi ha ricordato che “il buon funzionamento del settore pubblico è al centro del buon funzionamento della società. Questo è sempre vero, con la pandemia è ancora più vero”.
Il patto – condiviso con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri – permetterà l’introduzione di nuove professionalità, assunzioni, smart working e tutela del welfare.
Per Brunetta il patto “inaugura una nuova stagione di relazioni sindacali”. Venerdì verranno convocate le confederazioni sindacali “per avviare un negoziato in tempi brevi e dare un segno di ripartenza”.