Campagna vaccinale, caro bollette, transizione ecologica, commercio internazionale, immigrazione e corridoi umanitari. Sono i principali temi trattati al Senato dal premier Mario Draghi, in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre. L’ex governatore della Bce, all’indomani dell’invio a Bruxelles del documento programmatico di bilancio, nelle sue comunicazioni al Parlamento ha sottolineato che, grazie ai giovani, “in Italia la campagna vaccinale procede più spedita della media Ue”.
Tra i principali temi in discussione al prossimo vertice Ue c’è infatti proprio “l’approccio europeo nell’affrontare e superare eventuali future pandemie” e quindi l’importanza di investire in scienza e ricerca, “che ci hanno permesso di avere vaccini efficaci e sicuri in pochi mesi” e infatti con il Pnrr l’esecutivo prevede di aumentare sensibilmente il numero dei dottorati di ricerca, portandoli da 9mila a 20mila.
Sui temi economici il premier è netto nel sottolineare che soltanto lo Stato può intervenire sulla transizione ecologica e digitale. Questo “è un punto fondamentale” e Draghi evidenzia che da giugno il governo si sia impegnato per contenere il rincaro delle bollette. Nelle repliche ha poi spiegato che “l’aumento del prezzo del gas è una partita difficile, tuttavia ci sono ragioni per pensare che sia temporaneo”.
Parlando dei numeri drammatici dei morti e degli sbarchi di immigrati (oltre 50mila), il presidente del consiglio sottolinea che serve una “gestione davvero europea” dei flussi e suggerisce un approccio equilibrato per “evitare di farsi nemici”, ma l’Europa “dovrebbe impegnarsi di più”, anche attraverso il modello dei corridoi umanitari. Per il premier è essenziale che, già a questo Consiglio, la Commissione presenti piani d’azione chiari, con pari priorità a “tutte le rotte del Mediterraneo, compresa quella meridionale”, prestando specifica attenzione all’effettiva stabilità politica della Libia e della Tunisia.
Sul commercio internazionale il premier ha parlato dell’ottima performance italiana: “I valori dei beni esportati nel secondo trimestre di quest’anno erano del 5% più alti che nello stesso periodo di due anni fa, prima della pandemia”. Sullo scontro tra Varsavia e Bruxelles, infine, Draghi ha espresso il suo “fermissimo sostegno alla Commissione”, contro chi sfida l’integrità europea “con sentenze di corti costituzionali nazionali che rivendicano la primazia sulla Corte di Giustizia europea”.