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HomePolitica Draghi chiede l’impegno Ue sui migranti
“Corridoi umanitari per ridurre gli sbarchi”

Draghi chiede l'impegno Ue
"Servono corridoi umanitari
troppi sbarchi di migranti"

Stato determinante per la transizione

maggiori investimenti nella ricerca

di Gabriele Crispo20 Ottobre 2021
20 Ottobre 2021

Il presidente del Consiglio Mario riferisce in aula al Senato in vista del Consiglio europeo, Roma, 20 ottobre 2021. ANSA/ANGELO CARCONI

Campagna vaccinale, caro bollette, transizione ecologica, commercio internazionale, immigrazione e corridoi umanitari. Sono i principali temi trattati al Senato dal premier Mario Draghi, in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre. L’ex governatore della Bce, all’indomani dell’invio a Bruxelles del documento programmatico di bilancio, nelle sue comunicazioni al Parlamento ha sottolineato che, grazie ai giovani, “in Italia la campagna vaccinale procede più spedita della media Ue”.

Tra i principali temi in discussione al prossimo vertice Ue c’è infatti proprio “l’approccio europeo nell’affrontare e superare eventuali future pandemie” e quindi l’importanza di investire in scienza e ricerca, “che ci hanno permesso di avere vaccini efficaci e sicuri in pochi mesi” e infatti con il Pnrr l’esecutivo prevede di aumentare sensibilmente il numero dei dottorati di ricerca, portandoli da 9mila a 20mila.

Sui temi economici il premier è netto nel sottolineare che soltanto lo Stato può intervenire sulla transizione ecologica e digitale. Questo “è un punto fondamentale” e Draghi evidenzia che da giugno il governo si sia impegnato per contenere il rincaro delle bollette. Nelle repliche ha poi spiegato che “l’aumento del prezzo del gas è una partita difficile, tuttavia ci sono ragioni per pensare che sia temporaneo”.

Parlando dei numeri drammatici dei morti e degli sbarchi di immigrati (oltre 50mila), il presidente del consiglio sottolinea che serve una “gestione davvero europea” dei flussi e suggerisce un approccio equilibrato per “evitare di farsi nemici”, ma l’Europa “dovrebbe impegnarsi di più”, anche attraverso il modello dei corridoi umanitari. Per il premier è essenziale che, già a questo Consiglio, la Commissione presenti piani d’azione chiari, con pari priorità a “tutte le rotte del Mediterraneo, compresa quella meridionale”, prestando specifica attenzione all’effettiva stabilità politica della Libia e della Tunisia.

Sul commercio internazionale il premier ha parlato dell’ottima performance italiana: “I valori dei beni esportati nel secondo trimestre di quest’anno erano del 5% più alti che nello stesso periodo di due anni fa, prima della pandemia”. Sullo scontro tra Varsavia e Bruxelles, infine, Draghi ha espresso il suo “fermissimo sostegno alla Commissione”, contro chi sfida l’integrità europea “con sentenze di corti costituzionali nazionali che rivendicano la primazia sulla Corte di Giustizia europea”.

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