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Dopo la denuncia di Madina Shalabayeva, indagati tre diplomatici kazaki per sequestro di persona

di Francesca Polacco27 Settembre 2013
27 Settembre 2013

Madina AblyazovNuovi sviluppi nel caso di Alma Shalabayeva, la moglie dell’oppositore kazako Mukhtar Ablyazov, espulsa da Roma e rimpatriata il 31 maggio scorso insieme con la figlia di sei anni Alua. Dopo la denuncia presentata alla Procura di Roma dalla figlia maggiore Madina, residente in Svizzera, sono stati iscritti nel registro degli indagati l’ambasciatore del Kazakistan in Italia, Andrian Yelemessov, il consigliere per gli affari politici, Nurlan Khassen, e l’addetto agli affari consolari, Yerzhan Yessirkepov ipotizzando il reato di sequestro di persona.
Quello che filtra ufficiosamente dagli uffici giudiziari capitolini è che si tratta di un atto dovuto in seguito alla presentazione della denuncia da parte di Madina. Non è escluso, quindi, che nei prossimi giorni i tre indagati possano essere convocati al palazzo di giustizia per essere ascoltati. Eugenio Albamonte, il pubblico ministero a cui è affidata l’inchiesta, dovrà ora valutare se le persone che hanno attuato l’espulsione abbiano violato la legge soprattutto per quanto riguarda la piccola Alua.
L’avvocato Astolfo Di Amato, legale di Madina, nei giorni scorsi aveva spiegato che, con l’atto depositato in Procura, s’intendeva denunciare per «sequestro aggravato di persona e ricettazione di documento falso» i tre esponenti diplomatici kazaki e segnalare personale del Viminale e della Questura per accertare se avessero «tenuto comportamenti contro la legge nella vicenda dell’espulsione della donna e della sua figlioletta».
L’avvocato, inoltre, aveva motivato l’accusa di ricettazione dopo aver confrontato i documenti usati per l’espatrio forzoso della moglie e della figlia dell’oligarca kazako. «La foto utilizzata sul documento di Alua – ha dichiarato il legale – appare identica a quella sul passaporto della Repubblica Centrafricana», inspiegabilmente in mano alle autorità kazake, considerando che «la bambina non era mai stata in Kazakistan prima di essere stata portata via dall’Italia».
Secondo quanto ha affermato Madina attraverso i suoi legali «i tre diplomatici hanno organizzato l’illegale espulsione di mia madre e di mia sorella di sei anni. Come può l’Italia – continua Madina – permettere loro di godere dell’immunità dopo che gli stessi hanno pesantemente abusato dei loro privilegi diplomatici?».
Nella convinzione della famiglia Ablyazov che siano stati commessi «abusi e omissioni gravi» ci si aspetta che la Procura faccia chiarezza sull’intera vicenda.

Francesca Polacco

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