UCRAINA – Erano 73 giorni che l’artiglieria russa non sorvolava i cieli di Kiev, ma oggi sono ripresi i bombardamenti sul paese guidato da Volodymyr Zelensky (capitale compresa), con le autorità ucraine che hanno lanciato stamattina un’allerta aerea a livello nazionale per far fronte all’offensiva balistica russa. Il presidente giallo-blu ha fornito su Telegram il quadro della situazione: “Questa mattina i missili russi, compresi quelli balistici e da crociera che hanno attaccato Kiev e i droni sono stati abbattuti”. In totale, l’Aeronautica Militare ucraina ha parlato di 96 attacchi aerei mentre ha riferito che l’offensiva è stata respinta con successo e che è stato registrato un solo ferito alla periferia della città. Di contro, l’intelligence ucraina ha rivendicato l’assassinio di un ufficiale russo nella Crimea occupata, ucciso oggi nell’esplosione di un’autobomba.
Nel mentre, oggi il segretario di stato americano Antony Blinken è volato a Bruxelles per incontrare il segretario della Nato Mark Rutte, che ha ringraziato gli Usa per il sostegno fornito sino ad ora al paese est-europeo per poi parlare delle prossime mosse dell’Alleanza Atlantica: “Con la Nato abbiamo un programma molto intenso e importante per i prossimi due mesi, il presidente Biden ha intenzione di portare a termine il lavoro e di usare ogni giorno per continuare a fare ciò che abbiamo fatto in questi ultimi quattro anni”, ha riferito Rutte.
Su X, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha reso noto ieri che l’organo elettivo terrà una sessione plenaria straordinaria il prossimo 19 novembre, per celebrare i “mille giorni di coraggio e audacia del popolo ucraino” dall’inizio del conflitto. Ma Zelensky starebbe combattendo anche su un altro fronte, quello politico: dopo il cambio di riferimento alla Casa bianca, il leader ucraino deve fare i conti con un calo dei consensi, passati dal 90 per cento di due anni fa all’attuale 59, mentre aumenta nel Paese il numero di coloro che sarebbero disposti a rinunciare ai confini del 1991 in cambio di una pace immediata. Un progressivo isolamento del presidente all’interno dei suoi uffici governativi, avrebbe anche portato ad una crescita di condanne tra i suoi funzionari per alcune delle scelte strategiche fatte in passato.