I dati di quella che è una vera e propria strage sono impressionanti e resi noti proprio alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. La data del 25 novembre fu scelta da un gruppo di donne attiviste in ricordo dell’assassinio delle sorelle Mirabal. Le tre donne sono considerate esempio di rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza per oltre 30 anni.
In Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International commemorano il 25 novembre attraverso iniziative politiche e culturali.
I dati
Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740. Lo studio dell’Eures, l’Istituto di ricerche economiche e sociali che da anni dedica al fenomeno un osservatorio, parla di una vera e propria strage. E se si va ancora più indietro nel tempo tornando al 2000, l’anno record dei delitti, il dato sale a 2800 femminicidi.
Quest’anno, i casi registrati dal mese di gennaio sono 116. Più di una donna ogni 3 giorni. Un bilancio meno tragico, per ora, rispetto al 2015. Lo scorso anno il numero delle vittime era di 128.
Nel 2016 il 53,4% dei femminicidi si è registrato al nord. Al sud il dato scende al 26,7% e al centro è del 19,8%. A livello regionale, la Lombardia detiene il triste primato di regione con il più elevato numero di donne uccise, sono 20. Anche nel 2016 la famiglia (con 88 donne uccise, pari al 75,9% del totale), si conferma il principale contesto dei femminicidi.
Solo questa notte l’ultimo caso di femminicidio in Italia. Lei si chiamava Elisabeth e aveva 29 anni, l’ha uccisa il suo convivente in provincia di Monza. Elizabeth, dinanzi agli occhi del loro bimbo di tre anni.
Quello degli orfani è un altro aspetto tragico del fenomeno del femminicidio. Negli ultimi 15 anni, il numero dei bambini che perdono padre e madre nello stesso momento, è salito a quota 1628.