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Domenica l’incontro promosso dal Papa fra Abu Mazen e Shimon Peres ai Giardini del Vaticano

di Emanuele Bianchi06 Giugno 2014
06 Giugno 2014

papa berg muro del pianto

È entrato nella storia il 25 maggio scorso il gesto di Papa Bergoglio in preghiera, durante la visita in Terra Santa, lungo il muro di cemento armato che divide Israele dalla Palestina. In quell’occasione il Pontefice invitò in Vaticano il presidente palestinese Abu Mazen e quello israeliano Shimon Peres oltre che il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, con l’intenzione di favorire il processo di pace in Medio Oriente.

L’incontro fra i due capi di stato a dialogo con Papa Francesco è stato fissato per il tardo pomeriggio di domenica 8 giugno nella splendida cornice dei Giardini vaticani.

Ma in forte contrasto con tutto ciò e nella solita tradizione di profonda contesa fra lo stato ebraico e il territorio palestinese è stata recentemente annunciata, dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, la realizzazione di 3.300 case per i coloni nei territori occupati. I primi progetti che dovrebbero essere realizzati riguarderebbero 1.800 nuove unità abitative.

Il ministro dell’Edilizia israeliano, Uri Ariel, in questi giorni ha dichiarato di avere in cantiere anche 1.500 nuove gare per la realizzazione di altrettante abitazioni in Cisgiordania e a Gerusalemme est.

Ovviamente non si è fatta attendere la dura replica del consigliere di Abu Mazen, Nimr Hammad, in merito a questa decisione che rimette in pericolo il dialogo per la pace.

Il rafforzamento dei coloni nei territori occupati si inserisce nel clima già rovente dovuto alla formazione del governo unitario, dopo la scissione durata sette anni, formato da Hamas e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp).

Israele ha accolto la notizia fra preoccupazione e rabbia, considerando che l’occidente non ha neanche tentato di opporsi a tale processo. Le preoccupazioni israeliane convergono sul ‘braccio armato’ di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, che difficilmente potrebbero accettare ordini da esponenti politici di al-Fatah.

Domenica prossima in tutte le chiese italiane i fedeli si ritroveranno in preghiera per la pace in Medio Oriente. Le preghiere si inseriranno nella solenne ricorrenza della Pentecoste.

Emanuele Bianchi

 

 

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