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Oggi e domani 23 marzo sbocciano le Giornate della Primavera del Fai. Porte aperte a Roma nei luoghi simbolo dell’età augustea

di Renato Paone21 Marzo 2014
21 Marzo 2014

Giornate-FAI-di-Primavera-2014-634x396La primavera è giunta e come ogni anno ad accoglierla è il Fondo Ambiente Italiano (Fai), quest’anno alla sua ventiduesima edizione. Le Giornate Fai di Primavera, questo il nome dell’evento che si svolgerà domani e domenica 23 marzo su tutto il territorio nazionale, avrà per protagonisti ben 750 luoghi visitabili dei quali 120 dedicati esclusivamente all’imperatore romano Augusto in occasione del bi millenario della sua morte.

La particolarità della manifestazione nazionale è quella di essere l’unica ad avere per oggetto Augusto e la sua opera di rifondazione dello stato imperiale nei suoi vari aspetti, sottolineando i vari tratti che hanno caratterizzato non solo l’imperatore per antonomasia, ma anche l’uomo di cultura che amava e prediligeva le belle arti, in ogni loro singola manifestazione. È grazie a un uomo del genere che Roma è diventata una grande capitale, posta al centro dell’Impero. Un esempio che anche oggi non dovremmo dimenticare.

Roma, quindi, festeggerà la primavera del Fai omaggiando il suo più grande imperatore con l’apertura del Mausoleo di Augusto, da anni chiuso al pubblico, il Teatro di Marcello, l’unico superstite dei tre teatri dell’antica Roma, e il Foro di Augusto, dove l’arte si mischiava alle celebrazioni imperiali. I partecipanti godranno non solo di opere riecheggianti i fasti imperiali dell’Urbe, ma anche giardini, palazzi, chiese, archivi storici, carceri, eremi e torri.
Obiettivo della manifestazione non è solo quello di illustrare e proporre gite culturali. L’intento è di «tornare alla tradizione – ha spiegato Andrea Carandini, presidente del Fai –, ovvero ricostruire la coscienza dei luoghi e dei loro saperi che sono stati sostanzialmente abbandonati. Le Giornate della Primavera servono a riportare gli italiani alla coscienza e alla conoscenza dei luoghi».
Il tradizionale appuntamento primaverile del Fai è nato nel 1993 e, nel corso degli anni, ha registrato un successo crescente. Basti pensare che nella prima edizione i luoghi aperti erano 50 e i visitatori circa 30mila. Con le prossime Giornate, invece, i luoghi aperti saranno 750 e si attendono almeno 600mila turisti. In totale, i siti aperti, dal ’93 a oggi, sono stati 7700 con 7,2milioni visitatori.

Grande novità di questa edizione sono le visite guidate serali, cui seguiranno eventi musicali e degustazioni tipiche regionali, e l’introduzione di un app, scaricabile gratuitamente sugli store Google e Apple, che consentirà di visualizzare una mappa dei luoghi visitabili più vicini alla propria posizione, orari di apertura annessi.

Il lavoro del Fai, però, non si limita solo ai due giornii dedicati alla manifestazione, bensì si adopera quotidianamente affinché, come si legge sulla pagina principale del Fondo, “il paesaggio italiano, i luoghi, i monumenti, i capolavori che hanno fatto e fanno la storia di questo Paese non vengano dimenticati”. La convinzione del Fai e delle persone che lo compongono, cittadini privati, istituzioni e aziende, si impegnano nella salvaguardia del patrimonio artistico e culturale del Belpaese perché investire sulla cultura non è solo “salvare il nostro passato e la nostra identità, ma anche produrre ricchezza con ricadute positive sull’occupazione e sul reddito”.

Renato Paone

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