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Dl Genova arriva in Aula
il governo verso la fiducia
Bucci nominato commissario

Nell'ultima versione ridimensionato

il condono per l'isola di Ischia

di Giacomo Andreoli24 Ottobre 2018
24 Ottobre 2018

Arriva oggi alla Camera il decreto legge “Genova”. L’obiettivo del governo è approvarlo entro venerdì, per poi passare al Senato e convertirlo in legge entro 10 giorni. Per questo non si esclude il ricorso alla fiducia.

Il decreto contiene principalmente misure a favore del capoluogo ligure, ancora bloccato dopo il crollo del Ponte Morandi dello scorso 14 agosto. Innanzitutto si esclude dalle operazioni di ricostruzione dell’opera (ma non da quelle di demolizione) Autostrade per l’Italia, gestore responsabile della manutenzione prima di quel tragico 14 agosto. Marco Bucci, sindaco della città, viene ufficialmente nominato commissario straordinario per 12 mesi con proroga fino a tre anni. Gestirà lui l’assegnazione dell’appalto secondo le indicazioni governative (non è stato scritto se interverranno società pubbliche o private).

A pagare, però, sarà Autostrade: se si rifiutasse o ritardasse, interverrebbe lo Stato con una spesa di 30 milioni annui dal 2018 al 2029. Il governo prevede inoltre lo stanziamento di più di 120 milioni di euro per aiuti agli sfollati e alle imprese della Val Polcevera (da associare alla sospensione del pagamento di alcune tasse), per fondi destinati al porto cittadino (snodo strategico del commercio Italia-estero), per il sostegno al trasporto pubblico locale e per la cassa integrazione straordinaria di 1.700 lavoratori coinvolti.

Oltre alle disposizioni per Genova il decreto contiene norme su Ischia, le zone del Centro Italia colpite dal terremoto (con la nomina del nuovo commissario Piero Farabollini) e la gestione dei fanghi di depurazione in agricoltura. Per l’isola campana si prevede lo stanziamento di soldi pubblici per ricostruire anche le case soggette a diversi condoni edilizi del passato. Nell’ultima versione del dl, dopo un emendamento di maggioranza di ieri, si specifica che la procedura di sanatoria dovrà concludersi entro sei mesi e che quest’ultima non sarà concessa se il proprietario risulta condannato per mafia.

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