Marco Cappato è indagato per aiuto al suicidio nell’ambito della vicenda della morte di Dj Fabo. “Sono pronto a difendere le mie ragioni” è stato il primo commento a caldo di Cappato. Il deputato radicale e tesoriere dell’associazione Luca Coscioni si era autodenunciato ieri ai Carabinieri della compagnia Duomo, aggiungendo e mettendo a verbale di star aiutando anche altri, materialmente ed economicamente, e di voler continuare in modo organizzato e reiterato fin quando non sarà fermato.
Da quanto si apprende, il pm di milano Tiziana Siciliano ha intenzione di interrogarlo alla presenza di un avvocato. In particolare viene contestata quella parte del reato in cui si stabilisce che dev’essere punito chi agevola in qualsiasi modo l’esecuzione del suicidio. In un caso che può fare giurisprudenza, “ci sono diversi profili che devono essere affrontati, compresa la Corte Europea dei diritti dell’uomo, dal momento che sono in ballo il diritto alla vita ed alla morte” aveva chiarito il capo della procura milanese Francesco Greco.
Intanto i Radicali italiani hanno espresso in una nota il sostegno al loro deputato «che ha dimostrato quanto per noi Radicali sia ordinario lottare per i diritti e le libertà dell’individuo al punto di violare le leggi che impediscono di affermarli. Il coraggio di Fabiano e Marco – proseguono – smascherano una politica così lontana dalle persone ed un Parlamento che decide di non decidere mai sui temi che riguardano la vita di tutti noi, scaricando ogni decisione sui tribunali».