La Corea del Nord alle Olimpiadi invernali di PyeongChang, e con una delegazione di «alto livello». È quanto annunciato dal vice ministro per la riunificazione sudcoreano Chun Hae-sung nel corso dei colloqui tra le due Coree in corso di svolgimento a Panmunjom, il villaggio sul 38° parallelo in cui, nel 1953, fu stabilito il cessate l’armistizio della guerra scoppiata tre anni prima.
I primi segni di disgelo si erano intravisti dopo un discorso di Kim Jong-Un. Il leader nordcoreano aveva aperto alla partecipazione degli atleti del suo paese alle Olimpiadi invernali, che si terranno in Corea del Sud dal 9 al 25 febbraio. Della delegazione faranno parte atleti qualificati (per ora gli unici sono i baby fenomeni del pattinaggio artistico Kim Ju-Sik e Ryom Tae Ok), un team dimostrativo di taekwondo e vari funzionari di partito.
I due paesi non si parlavano dal 2015. L’amministrazione sudcoreana ha chiesto inoltre di portare avanti il dialogo per dissipare la tensione tra i due stati, ma non ha ricevuto risposte dall’altra parte, così come sulla proposta di sfilare insieme nella cerimonia d’apertura. Per ora Seul si gode la vittoria: «Le due parti hanno accettato di fare dei Giochi Olimpici invernali di PyeongChang un punto chiave delle relazioni inter-coreane» ha dichiarato un felicissimo Chun.