ROMA – L’inclusione delle persone con disabilità in Italia è un traguardo ancora lontano. Per il 71% degli italiani, lo Stato fa poco o nulla per garantire la partecipazione attiva delle persone disabili. Sono alcuni dei risultati del quarto rapporto dell’Osservatorio Cittadini e Disabilità, che con un’indagine Swg descrive come è cambiata nel tempo la percezione dell’opinione pubblica sul tema.
Se il 30% degli italiani ritiene che le politiche del governo per garantire una maggior inclusione siano positive, un altro 45% crede che lo Stato non abbia fatto abbastanza. Secondo i cittadini, la legge quadro sulla disabilità e i decreti attuativi non sono stati sufficienti o abbastanza conosciuti per far registrare alle norme introdotte dal ministero della Disabilità un riconoscimento.
Il rapporto è stato pubblicato oggi in vista del premio giornalistico Bomprezzi – Capulli, iniziativa dedicata a Franco Bomprezzi – pioniere del racconto del mondo della disabilità – e a Maria Grazia Capulli, giornalista televisiva scomparsa prematuramente nel 2015. Un’occasione per sollevare l’attenzione sulla “poca incisività ed efficacia delle politiche governative” ha sottolineato il vicepresidente del premio Simone Fanti secondo cui “l’opinione pubblica non percepisce un impegno significativo”. L’Osservatorio lanciato dal premio, a tal proposito, fa un appello alle istituzioni “per potenziare il ministero della Disabilità e rendere disponibili nuove risorse”.
A lanciare un messaggio forte sul tema anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per cui “i diritti dei disabili sono la misura di civiltà di un popolo”. Per il capo dello Stato, la Giornata internazionale delle persone con disabilità “offre l’opportunità per valutare il cammino percorso sin qui dalla Repubblica nell’applicazione dei principi di eguaglianza dei cittadini sanciti dalla Costituzione”. Un principio fondamentale su cui l’Italia deve fare un passo in avanti.