In una fase pandemica che sta mettendo a dura prova i bilanci, la Lega Serie A sta affrontando la grana relativa ai diritti televisivi, con Sky e Dazn che lottano per accaparrarseli.
La votazione richiesta da Juventus, Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Verona e Fiorentina è appena saltata. Nella giornata di ieri hanno scritto una lettera destinata al presidente della Lega Paolo Dal Pino, votare oggi per l’assegnazione dei diritti tv, dopo il nulla di fatto dell’ultima riunione. I club firmatari hanno spinto sul fatto che “Sky e Dazn hanno fugato ogni dubbio”. Nell’assemblea della, Lega, però ben nove società sono assenti e non si è raggiunto il quorum necessario. I nove club non presenti nei giorni scorsi hanno chiesto più tempo per valutare le offerte.
A livello economico c’è una distanza netta. Dazn mette sul piatto ogni anno 840 milioni per 7 partite in esclusiva e 3 in coabitazione che ne valgono almeno altri 70. Sky, che dovrà pagare 130 milioni alla Lega relativamente ai diritti tv della stagione 2019/20, come specifica il Tribunale di Milano, offre invece 750 milioni per tutte le gare sulla piattaforma satellitare e la produzione di un canale della Lega, che garantirebbe ai club un incasso tra i 50 e i 70 milioni, cedendo i pacchetti a vari operatori telefonici.
Sky, però, si è offerta di anticipare oltre 505 milioni di euro in un’unica soluzione ed entro 3 giorni in caso di assegnazione dei diritti. Un impegno che la media company guidata da Maximo Ibarra ha legato alla volontà di valorizzare la fidelizzazione quasi ventennale con la Lega. Intanto sui diritti di archivio, ago della bilancia nella partita per il triennio 2021-2024, Dazn precisa che nessuna offerta è stata fatta alle singole squadre, ovvero i diritti di trasmissione delle immagini dopo l’ottavo giorno che vengono venduti individualmente dai club nello stesso triennio dei diritti collettivi.