Wikileaks dà notizia dell’incriminazione del suo fondatore Julian Assange. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il Dipartimento di Giustizia americano si sta preparando a procedere contro Julian Assange. La questione che riguarda Il mediattivista di Wikileaks (sito che solo nel 2007 pubblicò circa 1.200.000 documenti riservati) è al centro delle discussioni delle autorità americane. Tra i nodi da sciogliere per gli accusatori resta centrale quello relativo alle modalità per far giungere negli Usa Assange, attualmente rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra dove è rifugiato dal 2012. Il nuovo presidente dell’Ecuador, Lanin Moren, eletto lo scorso anno, non guarda a Julian Assange con favore ritendendolo un inquilino scomodo.
Le autorità americane si stanno quindi preparando dopo anni di annunci a perseguire legalmente Julian Assange e sono ottimiste sulla possibilità di portarlo in un tribunale statunitense. Si stanno valutando diversi tipi di accuse contro il cofondatore di Wikileaks, e fra queste potrebbe esserci quella di spionaggio.
L’istanza di incriminazione è stata presentata dal vice procuratore Kellen Dwyer in un tribunale della Virginia, citando un altro caso non legato a Wikileaks ma simile nelle modalità di diffusione di notizie riservate e segretezza degli atti resi pubblici. Dwyer ha presentato un’istanza in un tribunale della Virginia sull’altro caso, citando l’incriminazione di Assange come ragione per tenerla sigillata fino all’arresto del fondatore di Wikileaks.
L’errore però mette in luce il fatto che esistano già documenti pronti a chiedere una richiesta di rinvio a giudizio per Assange. Da tempo proseguiva l’indagine negli Stati Uniti per la sua attività di pubblicazione di documenti riservati (gli ultimi sono le email di Hillary Clinton rubate da hacker russi nel 2016), ma nei suoi confronti non erano mai state formalizzate accuse.