Le dimissioni di Renzi sono state congelate dal Presidente della Repubblica. Per ora rimangono sospese, almeno fino all’approvazione della legge di stabilità. “Ci sono impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno in ogni caso assicurare il rispetto” ha detto Mattarella a Renzi, sottolineandolo anche nella nota ufficiale del Colle. Il primo ministro rimane convinto della propria decisione, che per molti è una scelta obbligata. Renzi ha, infatti, tenuto un incontro con il Consiglio dei ministri nel pomeriggio di ieri, in cui ha ringraziato la propria squadra di governo e confermato la volontà di abdicare.
“L’ho detto, sono diverso dagli altri, non posso restare un giorno in più” affermava subito dopo i risultati del referendum il premier uscente e a nulla erano servite le pressioni dei suoi fedelissimi. Sembrerebbe che non sia stato solo l’incontro con il Presidente a convincerlo, ma anche la possibilità che la manovra venga approvata in tempi rapidissimi, entro il 9 dicembre. Nonostante il congelamento delle dimissioni, tra poco il mandato di Renzi volgerà definitivamente al termine, quindi sono cominciate le ipotesi per il nuovo governo. “Spetta al Partito Democratico dare vita ad un nuovo governo” ha affermato Silvio Berlusconi in una nota. Effettivamente al momento è il PD ad avere i numeri necessari per governare.
Secondo quanto sta emergendo da ieri, la scelta potrebbe vertere sul Presidente del Senato Grasso, come figura istituzionale, o su uno dei ministri renziani, per garantire la continuità dell’operato. I papabili sembrerebbero il ministro dell’Economia Padoan, ma anche Delrio o Gentiloni. Uno dei compiti più importanti del futuro governo sarà quello di cambiare la legge elettorale. I grillini sembrano essere contrari a questa ipotesi, forse perché, secondo i sondaggi, il sistema vigente garantirebbe loro la vittoria. Anche Renzi preferirebbe tornare presto al voto con l’Italicum alla Camera e il proporzionale con sbarramento al Senato. Una cosa è certa: il 2017, tra il G7 a guida italiana e l’anniversario dei Trattati di Roma, avrà bisogno di un governo in carica.