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HomeCronaca Diffusione del Coronavirus: domande e risposte per limitare il contagio

Diffusione del Coronavirus
Domande e risposte
per limitare il contagio

Un riassunto dei quesiti più frequenti

e del parere degli esperti del settore

di Massimiliano Cassano05 Marzo 2020
05 Marzo 2020

“Aiutiamoci l’uno con l’altro, e insieme ce la faremo”.  È lo slogan del Ministero della Salute, affidato a uno spot televisivo diffuso su tutte le reti per raggiungere quante più persone possibile. Circa 50 secondi in cui Amadeus, noto conduttore ora all’apice della popolarità dopo aver condotto l’ultima edizione del Festival di Sanremo, spiega alcune regole per limitare la diffusione del Coronavirus. Consigli basilari, come lavarsi spesso le mani, starnutire nella piega del gomito e disinfettare spesso le superfici che tocchiamo con maggiore frequenza.

Oltre a questi suggerimenti, che dovrebbero valere sempre e non soltanto in caso di emergenza sanitaria, tanti sono i dubbi dei cittadini di fronte all’epidemia. Alcuni esperti del settore hanno provato a rispondere alle domande più frequenti.

Quali sono i sintomi di una persona infetta da un Coronavirus?

I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

Perché tra tutti quelli che contraggono il virus alcuni restano asintomatici e altri possono addirittura morire?

Anziani, immunodepressi, portatori di malattie croniche cardio-vascolari o come il diabete hanno un rischio aumentato di sviluppare la malattia in forma severa. Ma si registrano casi di malattia anche grave in persone prima perfettamente sane, sportive, giovani. Le ragioni non sono ancora tutte note. (Fonte: Sergio Harari, direttore della Pneumologia e della Medicina interna dell’ospedale San Giuseppe di Milano)

Chi guarisce può trasmettere il virus?

Si ipotizza che siano necessari due test negativi per considerare eradicata l’infezione virale, ma vista la complessità e il costo delle indagini virologiche, il doppio controllo del tampone va valutato attentamente. Sembra pertanto preferibile considerare il soggetto ancora potenzialmente infettante e prolungare l’isolamento per un totale di 14 giorni dal test positivo. (Fonte: Raffaele Bruno, infettivologo del Policlinico San Matteo di Pavia).

Quali sono le fasce di popolazione più esposte all’infezione Covid-19?

Il Centro per il controllo delle malattie della Cina, la nazione con la casistica più ampia (72.314 pazienti, di cui 44.672 sicuramente affetti dal virus, positivi al tampone faringeo), ha rilevato che la maggior parte (54%) ha più di 50 anni e solo il 10% meno di 30. I bambini al di sotto dei 10 anni rappresentano l’1% dei casi confermati.

 

Oltre a domande specifiche sulla natura del virus, molti sono gli interrogativi sui modi in cui l’infezione si trasmette

Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?

Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le  goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite la saliva (tossendo e starnutendo), oppure con contatti diretti personali, e toccando con le mani contaminate bocca, naso e occhi. In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

I mezzi pubblici sono pericolosi?

In una grande città metropolitana, il tasso di trasmissione del virus è fino a sei volte maggiore tra coloro che utilizzano i mezzi pubblici. Meglio viaggiare al di fuori degli orari di punta. (Fonte: Michele Riva, esperto di prevenzione e storico della medicina all’Università Milano-Bicocca)

I bambini possono uscire e giocare all’aperto?

È importante insegnare però che questo virus si trasmette con le goccioline di saliva, per cui ci si deve lavare frequentemente le mani. (Fonte: Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del Dipartimento pediatrico dell’Ospedale dei Bambini  V. Buzzi)

Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?

No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla. Si raccomanda di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche dopo il contatto con gli animali.

È sicuro ricevere pacchi dalla Cina o da altri paesi dove il virus è stato identificato?

Sì, è sicuro. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.

 

Si cercano anche soluzioni sanitarie per superare la malattia

Esiste un vaccino per un nuovo Coronavirus?

No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi (12-18 mesi).

Devo indossare una mascherina per proteggermi?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus. L’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.

Sul sito del ministero della Salute tutte le altre indicazioni per restare aggiornati sulle misure di contenimento del virus.

 

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