Novità per il mondo dell’informazione. Negli ultimi giorni la diffamazione a mezzo stampa ha fatto da protagonista in diversi incontri. L’Unione dei cronisti italiani, riunita in Consiglio nazionale a Roma, ha individuato nella rettifica il rimedio principe, la cui pubblicazione entro 72 ore sarà sorvegliata da un organismo per la corretta informazione. Un problema, quello della diffamazione, che non deve essere “strumentalmente collegato” a quello delle intercettazioni.
La Commissione Giustizia del Senato prosegue nel frattempo l’esame della riforma del reato a mezzo stampa , che dovrebbe essere votata mercoledì prossimo. Niente carcere per i giornalisti, obbligo di rettifica in testa di pagina con la stessa collocazione della notizia cui si riferisce, responsabilità del direttore per l’omesso controllo e coinvolgimento dell’editore in caso di concorso doloso con il direttore o l’autore del pezzo. Questi alcuni dei punti che costituiscono la bozza, sintesi delle diverse proposte di modifica. Il ministro della Giustizia Paola Severino si è detta soddisfatta del lavoro svolto e si riserva di formulare suggerimenti.
Alessandra D’Acunto