ROMA – “Rafforzare gli investimenti sulla difesa è una necessità dettata dalla consapevolezza che difendersi è il prerequisito dell’esistenza di una democrazia”. Queste le parole di Guido Crosetto, ministro della Difesa italiano, in un’intervista su Il Foglio. In un momento in cui Parlamento e maggioranza stessa sono spaccati sul piano di riarmo europeo, il ministro tenta di riassumere la linea del governo: “La svolta europea non è bellicista, non riguarda le sole armi, riguarda un approccio nuovo, politico”.
Sul disimpegno militare promosso dall’amministrazione Trump, Crosetto sostiene che l’America “ci aiuterà. Rinunciare alla protezione americana e alla sua deterrenza è semplicemente impossibile”. Ragionando sul futuro dell’Ucraina, si dice convinto che la soluzione stia nell’impiego di truppe di pace Nato sul campo. “So che non è la soluzione che sogna la Russia – continua il ministro –, ma so che l’Europa deve fare tutto il possibile per non dividere l’Occidente” e garantire a Kiev “un ombrello che garantisca la sua sicurezza”.