Ancora una volta al centro delle indagini degli investigatori e delle procure tedesche finiscono le più importanti case automobilistiche d’Europa. Oggi è il turno dell’Audi: nell’ambito dell’inchiesta Dieselgate, su ordine della procura di Monaco, questa mattina sono state eseguite una serie di perquisizioni a tappeto nelle strutture della nota marca di auto. I controlli sono avvenuti nella sede centrale di Ingolstadt, e nella fabbrica di Neckarsulm, nella regione del Baden-Wuerttenberg.
I media tedeschi, fra cui la Sueddeutsche Zeitung, riferiscono che il sospetto degli inquirenti riguarda possibili manomissioni su oltre 200mila vetture diesel, finalizzate a falsificare i livelli di emissioni inquinanti. L’attenzione si concentra in particolare sui dispositivi impiantati nelle vetture allo scopo di limitare le emissioni di gas di scarico che figurano nei diesel da 3 litri V6, destinati al mercato europeo. “Cooperiamo pienamente con le autorità”, ha sostenuto un portavoce Audi. Gli inquirenti avevano fatto visita alle sedi Audi anche nel marzo del 2017.