Dieci anni fa usciva “Michael”, il primo album postumo di Michael Jackson, pubblicato il 10 dicembre 2010 dalla Sony Music.
L’album contiene dieci tracce che sarebbero state registrate tra il 1982 e il 2009 con diversi produttori e collaboratori. La raccolta era stata anticipata circa un mese prima dal singolo promozionale Hold My Hand, poi inserito all’interno della stessa.
Le canzoni sono state accolte con trepidazione dai fan di Michael Jackson, ancora scossi dalla sua morte, il 25 giugno del 2009, e l’album non ha faticato a scalare le classifiche e a diventare disco di platino in paesi come Stati Uniti (con oltre un milione di copie vendute), Regno Unito, Francia e Italia.
Spettacolare la sua copertina, realizzata dal pittore Kadir Nelson, che raffigura il re del pop vestito di un’armatura d’oro, a cui due cherubini posano una corona in testa. Sulla sua spalla è riprodotta una farfalla monarca, simbolo del cambiamento del suo corpo, mentre sullo sfondo sono rappresentati i momenti più importanti della sua vita.
L’album ha attirato subito le polemiche di quanti ne contestavano la sua autenticità, con molti fan di MJ convinti che a registrare alcune canzoni fosse stato un imitatore, a causa dell’assenza dei caratteristici battiti di piede e schiocchi di dita. Il caso montò finché nel 2014 una donna di nome Vera Serova portò in causa la Sony Music, accusata di aver defraudato milioni di consumatori. Dopo circa due anni, la società ammise per la prima volta la possibile falsificazione dei brani, ma si è difesa affermando di aver acquistato le canzoni dai due produttori James Porte e Eddie Cascio basandosi sulla loro parola. Anche i familiari di Jackson avallano la tesi, ma perché la faccenda possa essere chiusa, dovrà prima terminare il processo.
