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HomeSpettacoli “Diari d’amore” di Ginzburg, a Torino l’esordio a teatro del regista Nanni Moretti

"Diari d'amore" di Ginzburg
A Torino l'esordio a teatro
del regista Nanni Moretti

Il 9 ottobre la prima che aprirà

al Teatro Carignano la stagione 2023

di Chiara Esposito06 Ottobre 2023
06 Ottobre 2023

L'attore e regista Nanni Moretti / Foto d'archivio

TORINO – Affrontare “lo spavento del palcoscenico” per farsi “primo spettatore di un testo importante” senza “passare attraverso la cinepresa”. È questa la sfida che si è posto il regista e attore Nanni Moretti, per la prima volta alla regia teatrale con Diari d’amore, dittico composto da due atti unici di Natalia Ginzburg.

L’opera andrà in scena per la prima volta il 9 ottobre al Teatro Carignano, inaugurando la stagione 2023/2024 del Teatro Stabile di Torino. Al centro della rappresentazione due commedie di vita borghese. I temi affrontati dall’autrice vanno infatti dall’amore all’amicizia, dalla fedeltà al matrimonio, rispecchiando attimi di famiglie alle prese con vite di piatta e ordinaria normalità. I personaggi, deboli e indifferenti, si abbandonano a un’esistenza priva di entusiasmi, dai valori etici inconsistenti. La narrazione della loro intimità è edulcorata da un linguaggio leggero in grado però di restituire ugualmente la lettura del reale.

Per Valerio Binasco, direttore artistico dello Stabile e fra gli interpreti dell’opera, “Natalia Ginzburg è tra i più importanti autori italiani”. Non solo. Anche se “la sua immaginazione poetica non è attratta dall’eccezionalità o dall’assurdo”, spiega l’attore, “il suo stile semplice e musicale, l’umorismo delle sue chiacchiere arrivano a toccare corde emotive fortissime, restituendo grandezza e profondità a personaggi solo apparentemente piccoli”.

Accanto a lui sul palco ci saranno le attrici Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli (presente anche in Il sol dell’avvenire, ultima opera cinematografica di Moretti) e Giorgia Senesi. Un cast praticamente di sole donne, quasi a voler riprendere a teatro la predilezione per la rappresentazione delle figure femminili, diventata col tempo cifra stilistica del cinema di Moretti.

Il lavoro è stato coprodotto con varie realtà culturali: dal Teatro di Napoli a La Criée – Théâtre National de Marseille e Maison de la Culture d’Amiens, grazie anche alla collaborazione e al sostegno della Fondazione Crt.

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