Stando a quanto riferisce Il Corriere della Sera, per il Governo il rapporto con Bruxelles, nell’ambito delle trattative sulla Manovra, si fa sempre più conflittuale.
Nel frattempo, dopo le perplessità espresse dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, sulla “quota 100”, il vicepremier Luigi Di Maio è tornato a farsi sentire: “Eviterei allarmismi inutili. Quota 100 si farà”. L’importante, ha assicurato il Ministro, è farsi trovare pronti con eventuali correttivi: “siamo pronti a dismissioni di immobili, a maggiori tagli agli sprechi, siamo eventualmente anche pronti a clausole di salvaguardia che mettano al riparo dallo sforamento del deficit”. Tutto affinché le riforme “restino in piedi”.
Immediata la risposta dell’ex premier dei dem, Paolo Gentiloni: “Buona fortuna. Ricavare, come dicono, 18 miliardi per la dismissione di immobili in un anno è una cosa da mago Merlino”.
Per il resto, rimane centrale il tema del dialogo difficile con l’Europa. Il vicepremier Matteo Salvini ha provato a smorzare i toni, dichiarandosi contento che l’UE ci “permetterà di fare quello che è un bene per gli italiani”. “Io non faccio la voce grossa – ha aggiunto – faccio il punching ball, rivendico il diritto degli italiani ad andare in pensione, lavorare, curarsi e nessuno da Bruxelles mi convincerà che i soldi spesi per questo sono soldi spesi male”.
Stessa linea per Marco Centinaio, ministro delle politiche agricole: “L’auspicio è che ci sia dialogo e con l’Europa. È un provvedimento, il nostro, che riteniamo sia quello che serve all’Italia”.
In ogni caso, nonostante la scure dell’attivazione della procedura d’infrazione UE resti pendente sull’Italia, Di Maio ostenta fiducia: “Non sono preoccupato: tutti, in Europa, sanno che il nostro obiettivo è portare avanti questa legge di bilancio”.