HomeCronaca Derby, risse e due accoltellati nei pressi dell’Olimpico in un pomeriggio di scontri. Vince la Roma

Derby, risse e due accoltellati nei pressi dell’Olimpico in un pomeriggio di scontri. Vince la Roma

di Stelio Fergola26 Maggio 2015
26 Maggio 2015

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Sul campo tre reti, fuori due accoltellati e un uomo colpito da infarto ma rianimato: questo il bilancio paradossale del derby tra Roma e Lazio. Una gara molto tattica che si sblocca solo nel finale, in 12 minuti di fuoco che, con le reti di Iturbe, Djordjevic e quella decisiva Yanga-Mbiwa consegnano ai giallorossi un 2 a 1 e la matematica qualificazione in Champions’. La Lazio dovrà giocarsi la matematica in trasferta contro il Napoli, in una gara complicata che, comunque, ai biancocelesti varrà per due risultati su tre, visto il vantaggio di tre punti in classifica sui partenopei.
La cronaca più nota è però, ancora una volta, quella esterna: i due feriti sono tifosi romanisti di 31 e 38 anni, colpiti prima dell’inizio della gara nei pressi dello stadio Olimpico, sul lungotevere Thaon de Revel.
Origine dell’incidente, i primi screzi tra le due tifoserie, che nel pomeriggio hanno iniziato a lanciarsi pietre e fumogeni. Poi il ferimento dei due uomini, per fortuna tempestivamente soccorsi dal 118 e portati al policlinico Gemelli. Uno dei due ha riportato una ferita da taglio superficiale, l’altro una coltellata tra l’addome e il torace ma per fortuna non letale. Nessuno dei due è in pericolo di vita.
Altro caso a rischio, quello di un tifoso romanista colpito da infarto e rianimato due volte durante la gara.
I preamboli del match non avevano certo preparato a una pacificazione degli ambienti giallorossi e biancocelesti. Per prima la richiesta di Lotito di posticipare la gara a causa dell’impegno di coppa di mercoledì contro la Juventus, che aveva suscitato forti polemiche anche in ambienti napoletani. Poi le misure precauzionali, tra cui quella di giocare di giorno per prevenire meglio i disordini. Un’ironia della sorte che era stata espressa con parole piuttosto esplicite dal presidente del Coni Malagò: “Mi auguro che non accada, sarebbe una preclusione che umilierebbe e mortificherebbe la città”. Come dire, le ultime parole famose.
Nel pomeriggio la polizia aveva controllato e perquisito buona parte delle strade circostanti allo stadio, da largo Diaz a via Lariano, trovando dei veri e propri arsenali da guerriglia: coltelli, estintori, caschi e crick.
Ha fatto scalpore anche l’accertamento di infiltrazioni straniere tra le curve: la Nord ha ospitato una cinquantina di ultrà del Wisla Cracovia, noti per loro posizioni di estrema destra. Il gruppo ha sfilato per la città contestando i tifosi romanisti ed esibendo saluti fascisti.

Stelio Fergola

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