Quattro ceceni ed un ex poliziotto russo sono stati riconosciuti colpevoli di aver organizzato l’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa sotto casa sua, a Mosca, il 7 ottobre 2006. Nei prossimi giorni il giudice stabilirà la pena per i fratelli ceceni Dzhabrail, Ibragim e Rustam Makhmudov (quest’ultimo considerato l’esecutore materiale), per il loro zio Lom-Ali Gaitukajev e per l’ex dirigente della polizia moscovita Sergei Khadzhikurbanov. Per i cinque condannati si tratta del terzo processo dopo un’assoluzione in primo grado, poi annullata dalla Corte suprema. Nel 2012, in un procedimento-stralcio, un altro ex poliziotto russo, Dmitri Pavliutchenkov, è stato condannato a 12 anni di lavori forzati per aver fornito un’arma agli assassini in cambio di 150mila dollari. Nessun processo ha però mai individuato i mandanti dell’omicidio. Anna Politkovskaja collaborava con il giornale Novaja Gazeta, molto critico nei confronti del Presidente Vladimir Putin, e si era messa in luce con le sue inchieste sulla brutalità delle forze speciali russe durante la guerra in Cecenia.
Di Alessandro Testa