A due giorni dal delitto compiuto a Macerata da Luca Traini – il 28enne che a bordo di un’auto ha sparato a otto uomini di colore, ferendoli – l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea “Morbiducci” non ha usato mezzi termini per descrivere la vicenda. “Vendetta razziale, raid xenofobo, azione terroristica come quelle dell’Isis: quello che è successo nel centro di Macerata, con la sua scia di sangue e di orrore, non è il gesto di un folle o di un disadattato, ma – si legge nella nota – il frutto di un clima sociale e politico spaventosamente deteriorato e avvelenato da impulsi neofascisti, da terminologie di guerra e da farneticazioni sulla razza”.
L’Istituto, che ha sede proprio a Macerata, ha analizzato il fatto, sostenendo come testimoni “la caduta in uno dei punti più oscuri della storia recente”. Un episodio che “potrebbe accadere anche altrove”. Per risolvere il problema, allora, oltre alla mobilitazione immediata di tutte le forze democratiche, sono necessarie “risposte culturali e formative adeguate”. Da qui la proposta dell’Istituto di intensificare la sua presenza nelle scuole e nel territorio, “per la formazione delle nuove generazioni alla cittadinanza democratica e per la creazione dei veri anticorpi contro il fascismo e la xenofobia”.
Forti reazioni arrivano anche dal mondo religioso, a partire dal cardinale Gualtiero Bassetti – presidente della Cei – che nell’omelia per il Pontificale di Sant’Agata ha dichiarato: “Il terribile gesto di violenza è segno di un disagio sociale che nasce dall’insicurezza e dalla paura. Esso non può trovare giustificazione alcuna, né essere sottovalutato nella sua oggettiva gravità”. Bassetti ha poi aggiunto: “Dobbiamo fare ogni sforzo per custodire la qualità della vita delle nostre città, favorendo inclusione e sicurezza”. Infine, monsignore Giancarlo Perego, ex direttore di Migrantes, a Radio Vaticana Italia ha affermato: “L’immigrazione deve essere governata a partire dall’accoglienza e non da rifiuti e violenza. Quindi, questi fatti ci interpellano su una politica che sappia rispondere anche a questa esigenza”.