Il Senato ha approvato, in prima lettura, il “Decretone” su reddito di cittadinanza e pensioni a quota 100. Con 149 voti favorevoli, 110 contrari e 4 astenuti si sono concluse le votazioni in Aula e ora il testo passa alla Camera dei Deputati.
“Sono molto, molto soddisfatto”, è stato il primo commento del vice premier Luigi Di Maio, incrociando i giornalisti, dopo il via libera al decreto, molto dura invece la vicepresidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli: “Il cosiddetto decretone è stato approvato soltanto con 149 voti, evidentemente qualcuno nella maggioranza già incomincia a prendere le distanze da un provvedimento che non servirà minimamente a rilanciare l’economia e l’occupazione”
Molte le novità in arrivo con il passaggio a palazzo Madama, mentre altri nodi verranno sciolti a Montecitorio. In particolare, le modifiche approvate al Senato vanno dalla tutela della privacy alle norme anti ‘furbetti del divorzio’, dalla stretta nei confronti degli extracomunitari al prolungamento della pace contributiva all’innalzamento a 45mila euro della soglia per l’anticipo del Tfs degli statali. Tra le questioni rinviate invece, c’è il tema delle risorse per i disabili e le famiglie numerose, su cui ci sarebbe un’intesa di massima fra Lega e M5S.