Il decretone è stato sommerso dagli emendamenti. Il maxi provvedimento che include reddito di cittadinanza e “quota 100” ha ricevuto circa 1570 proposte di modifiche.
Il primato appartiene a Fratelli d’Italia, che ha presentato 900 emendamenti, oltre la metà del totale. A seguire le altre forze dell’opposizione: Forza Italia ne ha avanzati 236, il Pd 225 e Leu 130. Dalla maggioranza sono arrivate un’ottantina di proposte: 34 dal Movimento 5 Stelle e 43 dalla Lega.
Diverse le questioni aperte: famiglie numerose penalizzate rispetto a single e pensionati, disoccupati in Naspi svantaggiati rispetto ai beneficiari del reddito di cittadinanza, barboni esclusi da ogni sussidio, esodati rimasti senza tutela e i dubbi delle Regioni su navigator e centri per l’impiego. Numerose le proposte in tema di disabilità. Il testo è all’esame della Commissione Lavoro del Senato ed è atteso in Aula martedì 19 febbraio.