Quello che doveva essere il “Decreto aprile” sta per diventare il “Decreto maggio”. Tra le pagine emergono varie novità, volte a fronteggiare l’emergenza economica che ha travolto milioni di italiani. Ma, ad oggi, tutto è ancora in fase di sviluppo. A seguito del vertice notturno tra il premier Giuseppe Conte, il titolare del Mef Roberto Gualtieri e i capidelegazione del governo è stata trovata una quadra su alcuni punti, come i trasferimenti a fondo perduto alle imprese.
Proprio da Gualtieri è arrivata la conferma della misura affitti-bollette da 2,3 miliardi (1,7 affitti e 600 bollette): “L’idea è quella di varare un ristoro integrale del costo sopportato per tre mesi per l’affitto di tutte le imprese, di qualsiasi natura e dimensioni, che abbiano subito un calo del fatturato”. Il rimborso dovrebbe prendere la forma di un credito d’imposta al 100%.
Dovrebbero emergere ulteriori dettagli dall’incontro di oggi alle 18, quando il presidente Conte incontrerà i rappresentanti dei sindacati. Al momento nella bozza del decreto spiccano alcuni provvedimenti nei confronti di diverse categorie di lavoratori, in particolare quelli autonomi, che dovrebbero ricevere bonus consistenti; per loro dovrebbe essere previsto un bonus di mille euro, ma non per tutti: dovrebbe essere riservato infatti solo a coloro che hanno percepito un calo del 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto all’anno precedente. Qualora non si dovesse rientrare in questi parametri il bonus resterà di 600 euro. La stessa somma – mille euro – sarà erogata in generale ai co.co.co che hanno cessato il rapporto obbligatorio e agli stagionali del turismo che hanno smesso di lavorare.
Tra le novità c’è anche il “reddito d’emergenza”, destinato a chi non ha entrate per il lavoro momentaneamente fermo. Per le famiglie sono previsti un bonus babysitter, che potrebbe raggiungere i 1.200 euro, e il raddoppio dei congedi parentali. Ci sarà spazio anche per gli incentivi sull’acquisto di bici, scooter elettrici e monopattini. Sono provvedimenti inclusi nella parte di decreto che concerne la mobilità sostenibile.
Ci sono novità anche per quanto riguarda i professionisti iscritti a casse private, per i quali cade il divieto di chiedere il reddito di ultima istanza se hanno una posizione aperta all’Inps. Tuttavia, qualora lo chiedessero, non potranno usufruire dei congedi straordinari e del bonus babysitter. Sono inoltre prorogate di due mesi le scadenze per le indennità di disoccupazione Naspi e Dis-coll.