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HomeEconomia Decreto maggio, bonus colf, incentivi fiscali e reddito d’emergenza: tutte le novità

Decreto maggio, Bonomi
"Le misure non vanno
bisogna tagliare l'Irap"

Tra i punti chiave del provvedimento

reddito di emergenza e bonus colf

di Chiara Capuani08 Maggio 2020
08 Maggio 2020

Carlo Bonomi in una immagine del 12 febbraio 2020. ANSA/Mourad Balti Touati

Il governo è al lavoro sul pacchetto di aiuti alle imprese da inserire nel decreto Maggio.
Tra i punti chiave congedi straordinari, bonus colf e reddito di emergenza.

Sul tavolo anche gli incentivi fiscali agli apporti di capitali privati che accompagnerebbero il sistema che vedrebbe lo Stato parte attiva del rafforzamento delle medie imprese. L’intenzione sarebbe quella di confermare lo schema che vede ristori a fondo perduto per le micro e piccole imprese, in base al danno subito. Si valuta fino al 20%, sostegno dello Stato al capitale per le medie imprese e intervento di Cdp per le grandi.

Ma in queste ore si starebbero valutando anche alternative al meccanismo del ‘pari passu’, cioè iniezione di capitale privato cui si aggiungerebbe equivalente quota pubblica, che non piace a Confindustria e potrebbe non conciliarsi con le nuove regole Ue sugli aiuti di Stato che dovrebbero essere annunciate a breve.

In disaccordo con le misure attuate dal governo il presidente designato di Confindustria, Carlo Bonomi, che, ospite di Piazza Pulita su La7, ha affermato che la fase 2 è partita “molto male”.

“Le risorse economiche promesse non sono arrivate e l’effetto sull’economia è inesistente”, dichiara Bonomi. Per il presidente di Assolombarda, che il prossimo 20 maggio verrà eletto presidente di Confindustria, serve “un intervento immediato e diretto piuttosto che provvedimenti a pioggia che non servono a niente”. “Tagliare subito l’Irap è doveroso” per sostenere il sistema produttivo di fronte alla sfida del Covid-19.

E sullo scontro tra Confindustria e il governo Bonomi chiarisce: “Noi non siamo all’opposizione del governo. Vogliamo discutere sui temi economici e abbiamo la sensazione che si voglia sempre spostare l’accento sulla parte politica per non entrare nel merito dei provvedimenti economici”. Secondo Bonomi, il governo “deve ascoltare” il parere degli imprenditori italiani. “Credo che si stiano prendendo delle decisioni sulla scorta delle consulenze di grandi multinazionali americane e non ascoltano gli imprenditori italiani. Già il metodo non mi piace”.

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