Il decreto “Cura Italia”, con le ricette per affrontare la crisi economica determinata dal Coronavirus, è già arrivato in Gazzetta Ufficiale dopo l’approvazione di ieri. Tante le misure a sostegno della liquidità di cittadini e imprese. Vediamole nel dettaglio.
TASSE E MUTUI
Per chi imprese, autonomi e professionisti con fatturato sotto i 2 milioni di euro e per le aziende di 16 filiere (dal turismo alla ristorazione, dallo sport alla cultura, passando per il trasporto merci e il commercio al dettaglio) scatta la sospensione fino al 31 maggio dei pagamenti di ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e dell’Iva di marzo. Si riprenderà a pagare a maggio in unica soluzione o in 5 rate. Per i mutui sulla prima casa vengono messi 400 milioni su un esteso Fondo di solidarietà, il cosiddetto “Gasparrini”: si potrà sospendere la rata per nove mesi (rinnovabili un’altra volta) anche autocertificando di aver perso il 33% del proprio fatturato nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020 rispetto all’ultimo trimestre 2019. Quindi potranno accedervi chi tra i lavoratori subordinati e collaboratori è stato licenziato o ha visto il proprio lavoro ridursi improvvisamente per la crisi (non se è terminato il contratto a tempo determinato), con l’aggiunta di autonomi e professionisti in difficoltà. Andranno comunque per ora pagati gli interessi normali e il 50% di quelli compensativi per la sospensione.
ENTI LOCALI E CIBO PER GLI INDIGENTI
Ci sarà un blocco dei mutui da versare allo Stato per Regioni ed enti locali che avranno così 700 milioni di euro da utilizzare per tutti gli interventi utili a contenere l’emergenza Coronavirus. Fra le regioni, poi, potranno scattare forme di solidarietà per concentrare le risorse liberate nei territori più colpiti. Per i comuni, invece, prevista una proroga degli sfratti, abitativi e non, fino al 30 giugno. Slitta a fine giugno anche il termine per l’approvazione delle tariffe Tari. Si allungano anche i termini per la gestione delle crisi finanziarie locali. Viene inoltre incrementato di 50 milioni il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari a persone indigenti.
DETRAZIONI
Persone fisiche ed enti non commerciali che hanno fatto donazioni in favore dello Stato (leggasi anche Protezione civile), regioni o comuni, potranno farsi riconoscere una detrazione d’imposta del 30%, per un importo non superiore a 30mila euro. Le società e le persone giuridiche, invece, potranno avere la deducibilità dell’erogazione effettuata dal loro reddito d’impresa.
SOLDI DIRETTI ALLE IMPRESE, AI LAVORATORI E AGLI AUTONOMI
Per dare liquidità alle imprese viene poi rifinanziato il Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese con 1,2 miliardi di euro, per alleviare il peso dei prestiti. La garanzia diretta di copertura arriverà a un massimo dell’80% per le aziende più in difficoltà. Per gli autonomi, soprattutto artigiani e commercianti, arriva per il mese di marzo 2020 un credito d’imposta del 60% dell’ammontare del canone di affitto di negozi e botteghe (immobili della categoria C/1). Dal credito sono esclusi i professionisti. Per sostenere le imprese esportatrici arriva la sospensione per tutto il 2020 delle rate di restituzione dei prestiti legati al Fondo per l’export. Sul Fondo del Ministero degli Esteri a favore del Made in Italy vengono messi ulteriori 150 milioni. Per contratti di forniture, lavori e servizi nell’ambito del Piano straordinario per il made in Italy: si potrà adottare la procedura negoziata senza pubblicazione del bando in virtù dell’emergenza in corso. I lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 40.000 euro l’anno potranno avere un bonus fino a 100 euro in rapporto alle ore lavorate a marzo 2020.
SCUOLA E RIMBORSI PER TURISMO E CULTURA
Per ragazzi e docenti previsti 85 milioni per potenziare la didattica a distanza. In particolare: 10 milioni vanno all’acquisto di licenze per piattaforme, 5 milioni sono diretti alla formazione del personale scolastico, 50 milioni consentiranno di mettere a disposizione degli studenti meno abbienti dispositivi digitali individuali (tablet e laptop). Vengono poi definiti voucher di rimborso da consumare entro l’anno per contratti di soggiorno, viaggi, pacchetti turistici, manifestazioni, spettacoli vari (inclusi cinema e teatro o relativi a musei e luoghi culturali) per cui sono stati spesi soldi, ma che sono stati sospesi per l’emergenza in atto.
CAPITOLO ALITALIA
Dopo l’ok agli aiuti alle compagnie aeree arrivato dalla Commissione Ue, nel decreto viene confermata una somma di 500 milioni di euro per riparare i danni dell’intero settore aereo e costruire una compagnia pubblica per Alitalia (che verrà dunque nazionalizzata).