Beni bloccati all’imprenditore Giovanni De Pierro per un valore complessivo di 74 milioni di euro. Cifre considerevoli dato che, di questi 74, ben 60 erano in contanti. Il sequestro è stato disposto martedì mattina dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, ed eseguito dai finanzieri del Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Roma, nel corso dell’operazione “Movida 2”. Il sequestro è solo l’ultimo di una serie di provvedimenti ai danni dell’imprenditore, ormai da tempo emigrato in Spagna, indiziato per aver organizzato un gruppo criminale a struttura piramidale dedito a reati tributari, all’appropriazione indebita, alla truffa in danno di enti pubblici, alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio di capitali illeciti, al trasferimento fraudolento di valori. Gli interessi dell’organizzazione, con sede nella Capitale, coinvolgevano tutto il territorio nazionale, ma anche alcuni stati europei e sudamericani.
Il gruppo utilizzava un elevato numero di società, costituite ad hoc, amministrate da una vasta pletora di «teste di legno», anche stranieri. La struttura guidata da De Pierro è riuscita, nel corso degli anni, ad assicurarsi un elevato numero di appalti pubblici, soprattutto nel settore dei servizi di pulizia, e nel frattempo a sottrarsi al pagamento d’ingenti somme dovute all’Erario, all’Inps, all’Inail ed agli Enti locali.
«Gli accertamenti svolti – hanno spiegato gli investigatori – hanno consentito di accertare come De Pierro sia riuscito nel tempo ad accumulare un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare, del tutto incongruente rispetto ai redditi dichiarati». Grazie a questi rilevamenti, e all’indubbia pericolosità sociale mostrata dall’organizzazione, le forze dell’ordine hanno potuto richiedere e ottenere, ai sensi del Codice antimafia, l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e il sequestro finalizzato alla confisca dell’intero patrimonio – direttamente o indirettamente – riconducibile a Giovanni De Pierro, stimato attorno ai 351 milioni di euro.
Inoltre, sono state smantellate nuove reti societarie riconducibili sempre all’imprenditore: tra queste il Consorzio nautico toscano con cantieri a Rosignano Marittimo (Li) e a Pisa, che realizza lussuose imbarcazioni da diporto con marchio Austin Parker.
Renato Paone