ROMA – Il ddl sicurezza non smette di far discutere. Il testo, all’esame del Senato, è ancora al centro delle critiche dell’opposizione dopo l’ultima proposta della Lega: far finire in carcere chi ruba nelle case. Ad annunciare l’emendamento è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari: “Vogliamo alzare il minimo e il massimo della pena” per chi commette furti in casa e “rendere effettivi anche i risarcimenti”. Una strategia che sarà attuata “con il primo strumento utile, anche se nel frattempo la Lega depositerà comunque una sua proposta”, ha sottolineato.
Il Pd non ci sta e decide di partecipare alla manifestazione organizzata a Roma il 14 dicembre dalla rete nazionale “A Pieno Regime” contro il provvedimento. Per il partito di Elly Schlein, il ddl sicurezza “reprime il libero dissenso, affronta ogni problema con un nuovo reato e nuove aggravanti”. Non solo. Nel disegno di legge non sarebbe previsto “un euro per rafforzare davvero politiche di sicurezza urbana e di coesione sociale”.
Ad aderire al corteo anche il M5s convinto che il disegno di legge sia “liberticida e repressivo” e che sia “contro i pilastri della nostra democrazia”. Secondo i pentastellati, il provvedimento è “la rappresentazione plastica delle politiche del governo Meloni: tanta propaganda, demonizzazione del dissenso, colpevolizzazione del disagio sociale e inquietanti forme di controllo dei servizi segreti sull’intera società”.
Il ddl sicurezza introduce più di 20 nuovi reati. Quelli più contestati dalle opposizioni sono il reato per il danneggiamento di beni, che colpirebbe gli attivisti pro clima. Ma anche il nuovo reato di occupazione arbitraria di immobili, ribattezzato “norma anti Salis” dal nome dell’europarlamentare eletta nelle liste di Avs. Viene previsto, poi, lo stop ai sit-in su binari e strade.