ROMA – Il Parlamento spinge per l’approvazione del nuovo disegno di legge femminicidi. Dopo l’approvazione alla Camera e il via libera all’unanimità in commissione Giustizia del Senato, al via, mercoledì 22 novembre, l’esame del disegno di legge all’Aula di Palazzo Madama. Un’Aula che, come denuncia la senatrice Susanna Camusso, è semideserta: ai banchi del governo è seduta solo la ministra per le Pari Opportunità Eugenia Roccella. Maggioranza e opposizioni, però, sembrano dialogare. Colloquio telefonico in mattinata tra la segretaria del Pd Elly Schlein e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Dopo la morte di Giulia Cecchettin e i numeri allarmanti dei femminicidi in Italia – 105 finora le donne uccise nel nostro Paese – l’obiettivo dell’esecutivo è quello di arrivare all’adozione del testo entro la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre. Il testo punta a rafforzare il “Codice Rosso”, la legge numero 69 del 2019, per la tutela delle vittime di violenza di genere. Particolare attenzione verrà data ai “reati spia” – dunque di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, diretta contro una donna – e inasprendo le misure di protezione preventiva. Verranno adottate ulteriori misure cautelari, come l’utilizzo più rigoroso del braccialetto elettronico, oltre all’arresto in “flagranza differita” con l’acquisizione di documentazione video-fotografica.
Secondo la Repubblica, già ieri a Palazzo Madama si era diffusa la voce di un dialogo fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, con l’intento di trovare modi e forme di un messaggio condiviso da lanciare dal Senato. La conferma è arrivata questa mattina con il comunicato del Pd. La segretaria del Pd ha telefonato alla premier per “trovare un terreno comune” e “far fare un passo avanti al Paese sulla prevenzione della violenza di genere”, si legge nel comunicato.