ROMA – La Banca centrale europea esprime riserve per le tasse sugli extraprofitti alle banche. “Occorre prestare cautela per garantire che l’imposta straordinaria non incida sulla capacità dei singoli enti creditizi di costituire solide basi patrimoniali”, sottolinea la Bce nel parere legale inviato al governo. Francoforte avverte l’Italia affermando che l’introduzione di questa tassa mette a “repentaglio la qualità creditizia” e di conseguenza consiglia ai Paesi che hanno “problemi nella gestione del bilancio statale” di non impiegare a tale scopo questa tassa sulle banche.
I dubbi della Bce arrivano proprio quando il Governo Meloni ipotizza una sanatoria per contanti e valori, come rivelato dal Corriere della Sera. Si tratta di un “voluntary disclosure” – uno strumento che il fisco mette a disposizione dei contribuenti per regolarizzare la propria posizione fiscale – sui patrimoni liquidi occulti che consentirebbe al governo Meloni di fare cassa nella prossima Legge di Bilancio. A oggi il patrimonio degli italiani contenuto nelle cassette di sicurezza delle banche italiane, secondo il quotidiano milanese, ammonta ad oltre 300 miliardi di euro.
La sanatoria prevedrebbe “l’emersione del contante con un prelievo del 26% delle somme di annualità accertabili”. Quanto alle somme non accertabili, sarebbero regolarizzate accanto alle altre. In questo modo un contribuente che avrebbe 10 mila euro di proventi accertabili e 10mila di proventi non accertabili potrebbe chiudere i conti con il fisco pagando 2.600 euro di tasse. Nel progetto però, lo stesso Maurizio Leo – Viceministro dell’economia e delle finanze – ha affermato che il contribuente debba essere sottoposto ad accertamento fiscale per le somme che non è in grado di spiegare così da escludere possibili reati fiscali.
Anche l’Abi – Associazione Bancaria Italiana – ha commentato la tassa del 40% sugli extraprofitti imposta dalle banche in questa ipotesi del Governo. Il giudizio del direttore generale Giovanni Sabatini è netto e negativo: colpendo le banche, si penalizza l’intera economia italiana. Il dg ha affermato inoltre che l’ipotesi del governo rischia di essere incostituzionale.