ROMA – Via libera unanime del Senato al ddl delega del governo per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Il provvedimento ha ottenuto 124 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto. Poiché il disegno di legge è stato modificato nelle commissioni Giustizia e Affari sociali, tornerà alla Camera in terza lettura, dopo che era stato inizialmente approvato il 6 settembre 2023.
I contenuti del ddl
Il ddl mira a estendere le norme per il contrasto del cyberbullismo anche al bullismo, inquadrando e fornendo una definizione più precisa del fenomeno, “che coinvolge molestie, aggressioni reiterate, violenze fisiche e psicologiche che innescano sentimenti di ansia ed emarginazione e possono condurre atti estremi di autolesionismo e di suicidio”, si legge nella relazione tecnica del ddl.
Il progetto normativo si concentra poi sulla prevenzione per il contrasto di bullismo e cyberbullismo e sulla tutela nei confronti dei minori. L’educazione, dunque, diventerà centrale. Fondamentali saranno le attività svolte dagli istituti scolastici, dal tribunale dei minorenni e dalle organizzazioni degli enti locali, sportive e del Terzo settore che svolgono attività educative, anche non formali. Anche i soggetti con responsabilità genitoriale avranno un ruolo centrale, su cui incombono gli obblighi di orientare i figli al corretto utilizzo delle tecnologie.
Di conseguenza, è stato delineato un piano di azione integrato con il coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione con il Ministero della Famiglia e delle Pari Opportunità.
Un segnale di unità
“Oggi compiamo un passo cruciale nella lotta contro questa piaga e diamo un segnale di unità del Parlamento che rappresenta il miglior messaggio per dimostrare quanto le istituzioni siano attente e decise a fornire gli strumenti più efficaci per combatterla”, ha detto la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, nella dichiarazione di voto sul disegno di legge.