La spy story tra Stati Uniti e Unione europea riporta il mondo all’epoca del muro di Berlino che, a questo punto, sembra essere crollato solo fisicamente, ma non nei modi di pensare. Tutt’al più che lo spionaggio americano segue uno schema preciso: i Paesi «alleati di prima classe» – comela Gran Bretagna– sono esclusi, mentre altre nazioni comela Germania,la Grecia,la Turchiae l’Italia – quindi Paesi con un passato ingombrante – vengono tenuti sotto osservazione. Basti pensare chela Germaniaè stata spiata più di dieci volte rispetto dei francesi.
«Comportamento inaccettabile». In Italia le polemiche sono forti. Da una parte il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esige «risposte soddisfacenti dagli Stati Uniti». Dall’altra il responsabile della Difesa, Mario Mauro si dichiara «sorpreso». «I rapporti tra Italia e Usa – afferma il ministro – sarebbero compromessi perché se siamo alleati e amici non è accettabile che qualcuno, all’interno di questo rapporto, si comporti come una volta faceva l’Unione Sovietica con i suoi paesi satelliti».
Il ministro getta acqua sul fuoco. Intanto c’è anche chi cerca di abbassare i toni della crisi diplomatica e sulla polemica relativa all’area di libero scambio. Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, in un’intervista al Corriere della Sera afferma che «tra Stati Uniti, Italia, Europa c’è spirito di collaborazione e amicizia. Certo, spiarsi tra alleati non è carino, ma basta leggere qualsiasi spy story per capire che se ne sono sempre viste di tutti i colori». Ora per il ministro l’aspetto più importante è che gli «Usa forniscano tutte le spiegazioni per evitare il blocco delle trattative sull’area di libero scambio tra le due sponde» dell’Atlantico.La Bonino ha infatti dichiarato di aver ricevuto «una nota in cui il responsabile dell’intelligence americana, James Clapper, ha promesso che gli Stati Uniti forniranno spiegazioni per via diplomatica all’Unione Europea e ai singoli Stati». Il ministro degli Esteri – sempre nell’intervista al Corriere – mette in luce anche i risvolti ironici della vicenda. La fa sorridere il «vederela Russia, così “attenta” nel controllare capillarmente i propri cittadini, trasformarsi ora in paladina della libertà».
Costanzi Paolo