Dal carabiniere al poliziotto. Raffaele Clemente è il nuovo comandante dei vigili urbani, dopo il ritiro della candidatura di Oreste Liporace. Ieri sera l’annuncio in una conferenza stampa alla presenza del sindaco di Roma, Ignazio Marino. Clemente, è stato a lungo dirigente dell’Anticrimine e, a differenza di Liporace, ha maturato i cinque anni di comando richiesti per poter guidare la Municipale. Marino, ha voluto scegliere immediatamente il nuovo comandante dopo tutte le polemiche per la nomina del colonnello dei carabinieri, prima su tutte quella di non essere un uomo del corpo. Un errore rimarcato dal segretario dell’Ospol (sindacato degli agenti della municipale), Stefano Lulli:«Marino ha sbagliato sin dall’inizio a non scegliere un capo interno al Corpo […] I comandanti della polizia locale devono essere ricercati all’interno, o al massimo in altri corpi di polizia d’Italia».
Il primo cittadino ha ammesso di aver fatto degli errori «anche se non nel metodo ma nella procedura» e ha voluto difendere il suo staff chiedendo che degli errori fatti fosse lui il solo ad essere incolpato; ha poi assicurato che nella precedente scelta non ci sono stati clientelismi.
Quella di Raffaele Clemente è una figura molto rispettata nell’ambiente grazie, anche, a una brillante carriera nell’Anticrimine, costellata di numerosi successi. Tuttavia, la situazione che si troverà ad affrontare non è certo delle più semplici con il corpo dei vigili in rotta col Campidoglio.
Nuove polemiche si sono alzate dopo che il sindaco ha disertato la cerimonia per il 143esimo anniversario della fondazione del corpo forse, dicono alcuni, per paura di essere contestato.
Questa mattina, intanto, si terranno una serie di assemblee sindacali nelle ore di punta con conseguenti disagi per il traffico cittadino. In particolare si teme per le zone di Nomentana e San Lorenzo.
Domenico Cavazzino