Resta al potere Erna Solberg, la Angela Merkel di Oslo. La coalizione guidata dal Partito conservatore di centrodestra, al governo in Norvegia dal 2013, ha vinto le elezioni parlamentari che si sono tenute ieri in Norvegia. Una riconferma storica per quello che è stato definito dall’Onu “il paese con la migliore qualità della vita al mondo”. Mai prima d’ora, nella Norvegia storicamente socialdemocratica come gli altri Paesi scandinavi, un leader conservatore aveva conquistato un secondo mandato.
L’esito, per nulla scontato fino a pochi mesi prima, ha sorpreso gli analisti. Il programma dei Laburisti, infatti, aveva ottenuto molti consensi nel corso dell’ultimo anno, anche per la crisi causata nel 2014 dal crollo del prezzo del petrolio, la principale industria norvegese. Circa 50mila persone, dopo aver perso il lavoro, si sono avvicinate ai socialdemocratici. Negli ultimi mesi, a sorpresa, c’è stato il “rimbalzo” dell’economia norvegese: gran parte della disoccupazione è stata riassorbita, il governo di centrodestra è cresciuto nel gradimento degli elettori e i Laburisti hanno perso in pochi mesi circa dieci punti nei sondaggi. “Abbiamo fatto una campagna elettorale basata su nuove idee e soluzioni migliori, e abbiamo dimostrato che queste idee funzionano”, ha dichiarato il Primo Ministro Erna Solberg.
Si dissolvono con il 3,3 per cento i Verdi, che l’anno scorso sembravano poter diventare il quarto partito. Il risultato va sotto la soglia minima per eleggere dei deputati, il 4 per cento.