“Nella campagna elettorale manca la riforma delle istituzioni. C’è scetticismo tra gli elettori e il centrodestra è favorito”. Il politologo Roberto D’Alimonte, in vista delle elezioni politiche del 4 marzo, ha fatto il punto della situazione ai nostri microfoni:
La campagna elettorale è entrata nel vivo. Le promesse sono tante, ma stando ai sondaggi, gli italiani sembrano aver perso fiducia nella classe politica. È così?
“Gli italiani sono molto scettici, o meglio sono diventati più scettici. Vedo soprattutto che lo scetticismo si trasforma in indecisione sul voto: sull’andare a votare o meno. I sondaggi che stiamo facendo un po’ tutti ci danno una fotografia poco veritiera. Quando quasi il 50% degli intervistati dice che non andrà a votare, non sa se andrà a votare o non sa chi voterà, il quadro è molto vago”.
Al di là delle promesse, di quali riforme avrebbe bisogno il nostro Paese?
“Intanto, delle riforme istituzionali. Una grande lacuna di questa campagna elettorale è la riforma delle istituzioni, di cui nessuno parla. Senza quest’ultima non si va da nessuna parte. Italia e Francia non sono molto diverse sul piano politico. La diversità è sulle istituzioni, che lì funzionano e da noi no”.
Alla luce delle presentazioni delle liste, quali scenari si delineano in vista delle elezioni?
“Probabilmente, non ci sarà nessuna forza politica che avrà la maggioranza assoluta, ma l’unica che può sperare di riuscirci è il centrodestra”.