A partire dal primo dicembre sarà possibile fare domanda per il reddito d’inclusione, Rei, il nuovo assegno statale a sostegno delle famiglie più povere. E’ un’eredità del governo di Matteo Renzi, ultimata dal suo successore Paolo Gentiloni.
La misura riguarderà per ora cinquecentomila famiglie per un totale di 1,8 milioni di persone e avrà un tetto massimo di 485 euro al mese – 5.800 l’anno – nel caso di nuclei in difficoltà con almeno cinque componenti. Ne avranno diritto famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e gli over 55 disoccupati.
Da luglio la misura diventa universale e coinvolgerà anche le persone sole che avranno diritto a 187,5 euro al mese, per un totale di 2,3 milioni di cittadini. Sarà necessario risiedere in via continuativa in Italia da almeno due anni: potranno richiederlo non solo i cittadini europei ma anche quelli extra Ue purché abbiano un permesso di lungo soggiorno. Chi fa domanda, inoltre, deve aderire a un progetto di inclusione lavorativa, dimostrando di voler superare la condizione di povertà.
Verrà consegnata una carta delle Poste, simile a una prepagata, ricaricata con il relativo importo per un massimo di 18 mesi.