Avviare, nelle regioni colpite dal sisma, un progetto che valorizzi le opere custodite nei depositi museali. Un’idea del Ministero dei beni culturali, riferita ieri dal sottosegretario Gianluca Vacca, durante la presentazione della mostra “Lorenzo Lotto – il richiamo delle Marche”, dal 19 ottobre in programma a Macerata e in altri otto siti della regione. Il piano di Vacca, sviluppato con la consigliera Daniela Tisi, è volto a favorire una maggiore attenzione per le piccole realtà museali e a valorizzarle in una logica di sistema. Partire con le quattro regioni colpite dal sisma, che il sottosegretario visiterà tra due settimane, è sembrata una decisione coerente con la momentanea necessità di mettere in sicurezza le opere non esposte, conservate nei depositi.
“L’obbiettivo è duplice – ha dichiarato Vacca – risolvere l’urgenza della fruizione di beni e sperimentare soluzioni gestionali di patrimoni diffusi non esposti, creando posti di lavoro e assicurando un rilancio di territori in difficoltà”. Il sottosegretario ha poi ribadito l’importanza del patrimonio artistico e culturale come strumento per di rilancio, e sottolineato l’importanza dell’esempio fornito dalla mostra di Lotto.
L’esposizione, che durerà fino a febbraio 2019, si svolge in collaborazione con il Museo del Prado di Madrid e con la National Gallery di Londra. Inoltre, propone un percorso che avrà inizio a Macerata, ma sarà completo solo la visita di tutti i dipinti disseminati sul territorio marchigiano. Per il progetto la Giunta regionale ha stanziato 300 mila euro, puntando ad un risveglio del turismo per far ripartire il territorio.
“In questo senso la mostra su Lorenzo Lotto rappresenta – ha concluso Vacca – con il suo respiro internazionale e la sua forza attrattiva, una grande opportunità per le Marche non solo dal punto di vista culturale ma anche per il turismo, lo sviluppo del territorio, il lavoro. Valorizzazione, promozione e messa in sicurezza del patrimonio sono fondamentali anche per la sopravvivenza delle comunità locali, per la salvaguardia della loro identità culturale. La mostra su Lotto è un modello da seguire, da replicare in tutto il Paese”.