“Tutti a casa”. O meglio, quasi tutti. In totale sono 53mila le persone denunciate in questi giorni per aver violato le prescrizioni del decreto sul coronavirus. In base al provvedimento del governo bisogna uscire dalle mura domestiche soltanto per comprovati motivi di necessità, come esigenze sanitarie, o per fare la spesa. Un messaggio non recepito da alcuni cittadini, che in questo periodo cercano di aggirare le norme nei modi più disparati.
Soltanto lo scorso mercoledì ci sono state oltre 8mila denunce in tutto il Paese, per motivi di vario tipo. C’è chi usa la scusa del cane per uscire più volte durante la giornata, mentre a far discutere è la norma che prevede l’attività sportiva all’aperto. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora aveva chiesto di porre fine a questo tipo di esercizio motorio, mentre la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni dice di “non essere favorevole a porre fine all’attività sportiva”.
I numeri delle denunce sono in costante aumento: ieri nella Capitale sono stati segnalati duecento cittadini, mentre a Torino sono trecento le persone accusate di essere uscite senza un valido motivo. Molti dei soggetti denunciati sono privi di autocertificazione e spesso si aggrappano a futili motivi. È il caso di un signore di 86 anni a Civitavecchia, che uscito di casa per prendere una boccata d’aria ha risposto così ai Carabinieri che l’hanno fermato: “Ho 86 anni, se muoio non mi importa più di tanto”. A Roma, nel parco della Caffarella, si gioca a calcetto all’aperto, mentre a La Spezia è stata fermata una persona al timone di una barca a vela.
Le violazioni vengono immortalate anche sui canali social, dove sono frequenti le riprese di discussioni tra Polizia e cittadini. Una di queste qualche giorno fa, quando una donna ha letteralmente “sfidato” gli agenti, lanciando a terra la sua borsa.